Two rivers: la statua di Wyatt andrà per il momento in un deposito

Il presidente della commissione cultura Bieber (PD) coinvolge i quartieri per la ricollocazione della statua. Grassi (Spini per Firenze): “Una scelta presa tra amici che è un’inutile provocazione alla città e all’artista”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2009 20:16
Two rivers: la statua di Wyatt andrà per il momento in un deposito

“Allo scadere della concessione per occupazione di spazio pubblico in piazza della Signoria, la statua Two rivers di Greg Wyatt verrà rimossa e collocata non a piazza Poggi, come pensato alcuni mesi fa, ma in un deposito comunale, in attesa di ulteriori deliberazioni. La concessione di suolo pubblico, del resto, scade tra pochi giorni, e non ci sarebbe tempo per una decisione definitiva”. Lo ha annunciato l’assessore alla cultura e contemporaneità Giuliano da Empoli, intervenendo in consiglio comunale a proposito di una mozione e di una interrogazione presentate sul tema.

La statua di Wyatt è al momento esposta vicino all’ingresso di Palazzo Vecchio, lato via de Gondi. A fine ottobre è terminata una mostra dell’artista allestita nella Sala d’Arme. L’assessore ha ricordato che per dirimere le eventuali collocazioni di statue è stato istituito un comitato di esperti: presidente è il curatore d’arte di fama mondiale Francesco Bonami, già direttore della Biennale di Venezia e attuale curatore del principale evento espositivo di arte contemporanea in Usa, ovvero la Biennale del Whitney museum di New York.

Accanto a lui ci sono Alberto Salvatori, direttore artistico del museo Marino marini e responsabile dell’Osservatorio sulle arti contemporanee dell’Ente cassa di risparmio di Firenze, e Franziska Nori, direttrice del Centro di cultura contemporanea Strozzina. Il comitato opera in piena autonomia e a titolo gratuito e svolge un incarico consultuvo nei confronti dell’assessorato. Gli esperti hanno cominciato a lavorare il 15 ottobre e stabilito alcune linee guida in merito alla donazione di opere d’arte.

Tra queste, il fatto che un’opera d’arte venga donata, anche a costo zero, al Comune, non può essere un criterio per accettarla o per stabilirne l’inserimento in uno spazio pubblico. Secondo la commissione, per essere accettate le opere devono essere selezionate in relazione al legame con il contesto urbano, sociale e architettonico. Gli artisti, con una precisa identità e riconoscimento professionale, verranno selezionati in base alla loro collocazione in un ranking internazionale, in un sistema stabile e codificato di musei e mostre di alto livello.

Una volta ricevuto un dono, in ogni caso per l’amministrazione sarà possibile farne quello che ritiene opportuno. Espressosi sulla statua di Wyatt, “il comitato – ha spiegato l’assessore da Empoli – ha ritenuto all’unanimità che l’artista non sia inserito in un sistema stabile e codificato di eccellenza per quanto riguarda l’arte contemporanea e, sempre all’unanimità, il comitato ha ritenuto inopportuna la collocazione della statua in piazza Poggi anche perché non rappresenta un contesto né rilevante né coerente con il contenuto dell’opera”.

“Inoltre – ha concluso – la decisione di oggi non è incompatibile con quanto deciso in passato, dato che nella delibera di giunta 274 del 12 maggio 2009 si demandava a una successiva seduta di giunta le necessarie valutazioni e le verifiche di fattibilità della collocazione dell’opera in piazza Poggi. Ora, alla luce delle valutazioni espresse dalla commissione, si ritiene pertanto di non procedere in quel modo. Ritengo inoltre, e ne ho anche parlato con la console americana, che l’impegno preso precedentemente con l’artista sia stato rispettato: ha esposto la statua in piazza della Signoria, e per la sua mostra abbiamo rallentato dei lavori nella Sala d’Arme”. “Auspico che si arrivi quanto prima ad una soluzione condivisa che permetta l’individuazione di un luogo idoneo dove collocare la statua Two rivers di Greg Wyatt”.

Lo ha detto il presidente della commissione cultura di Palazzo Vecchio Leonardo Bieber. “La mia idea – ha detto Bieber – è quella di coinvolgere i quartieri inviando già domani una lettera con la quale si chiede disponibilità ad individuare un luogo nel territorio adatto a collocare la statua anche secondo la volontà dell’artista. Spero così – ha concluso Bieber- che si possa arrivare ad una soluzione definitiva che ponga fine alle polemiche”. “La scelta comunicata dall’assessore Giuliano da Empoli di mettere la scultura di Greg Wyatt in un deposito senza dare nessuna possibile collocazione alternativa a Piazza Poggi è un segnale ignobile di un assessore che invece di amministrare la città provoca inutilmente la città stessa e l’artista”.

Lo afferma Tommaso Grassi, consigliere del gruppo Spini per Firenze, in merito alla comunicazione dell’assessore alla cultura. Per Grassi è emblematica “la reazione del sindaco, che appena entrato in aula è riuscito immediatamente, e degli assessori e dei consiglieri di maggioranza, che hanno appreso la notizia direttamente in aula”. Il consigliere di opposizione stigmatizza anche il comitato di esperti, “nominato dallo stesso Assessore Da Empoli, che assomiglia più ad un comitato di amici, che ad un comitato di esperti d’arte che devono oggettivamente valutare le proposte artistiche che gli vengono sottoposte”.

“La Commissione - continua - ha rigettato la collocazione della scultura di Wyatt in Piazza Poggi, relegando la statua in uno scantinato comunale, perché i contenuti dell'opera non sono coerenti con la localizzazione prevista; ma la statua neppure merita una collocazione dignitosa e rispettosa del valore dell’artista che l’ha donata a Firenze?”.

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