Aumenta l'offerta dell'alta velocità delle Fs

Dal 13 dicembre secondo le Ferrovie dello Stato anche Firenze risentirà del completamente delle tratte ad alta velocità. Maggior numeri di treni AV e maggior puntualità e regolarità nel servizio regionale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2009 11:29
Aumenta l'offerta dell'alta velocità delle Fs

Settantadue Frecciarossa al giorno tra Roma e Milano: oltre 48mila posti a disposizione per viaggiare in 2 ore e 45 minuti tra Tiburtina e Rogoredo, in 2 ore e 59’ tra Termini e Centrale, in 3 ore e 30’ fermando anche a Bologna e a Firenze. E poi Milano – Napoli e Roma – Torino collegate in 4 ore e 10’, Roma – Verona in 3 ore, oma – Venezia Mestre in 3 ore e 15’, Roma – Napoli in 70 minuti, Roma – Bari e Roma – Lamezia in 3 ore e 59’. Cresce e si estende il sistema Alta Velocità di Ferrovie dello Stato, crescono le frecce nell’arco della mobilità pubblica del Paese e del suo sistema economico e turistico: aumentano i Frecciarossa, aumentano i Frecciargento, in grado, grazie alle loro particolari caratteristiche tecniche, di estendere i benefici dell’Alta velocità anche alle città ancora non raggiunte dalla rete veloce, come Verona, Venezia, Bari e l’intera Puglia, Lamezia Terme e Reggio Calabria, insieme, di riflesso, a tutta la Calabria e la Sicilia.

Si consolida e razionalizza, infine, la restante l’offerta di Trenitalia, sulle dorsali Adriatica e Tirrenica e lungo la Trasversale padana: un’offerta che si integrerà sempre di più con quella ad Alta Velocità. Tutto questo dal 13 dicembre, quando, grazie all’inaugurazione della linea veloce Bologna – Firenze, della Novara – Milano e del tratto da Gricignano a Napoli, si aprirà al traffico commerciale l’intero asse ad Alta Velocità che, da Torino a Salerno, collega alcuni tra i più importanti capoluoghi italiani, a servizio di un’area dove si concentra oltre il 65% della domanda di trasporto dell’intero Paese. L’apertura delle nuove linee ad Alta Velocità recherà benefici anche al trasporto locale: sottraendo infatti i Frecciarossa e i Frecciargento alle linee convenzionali, come la Bologna – Firenze e la Milano – Torino, si realizzano le condizioni perché fra queste città il traffico ferroviario regionale diventi sempre più regolare e puntuale e perché l’offerta possa essere anche potenziata, se richiesto e finanziato dalle Regioni nell’ambito dei relativi Contratti di Servizio.

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