Ignoti danneggiano il monumento che ricorda l’eccidio del 2 luglio 1944

“Un atto sconsiderato", dichiara il Sindaco di Cortona Andrea Vignini che aggiunge: "Vista la reiterazione ci induce a pensare ad un gruppo di vandali organizzati e con obiettivi precisi".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2009 16:26
Ignoti danneggiano il monumento che ricorda l’eccidio del 2 luglio 1944

Nella notte tra sabato 3 e domenica 4 ottobre 2009, a distanza di poco più di un anno, dei vandali hanno devastato nuovamente il monumento in località Fratta Santa Caterina nel comune di Cortona che ricorda l’eccidio del 2 luglio 1944 (vigilia della liberazione di Cortona) di cinque civili da parte delle truppe naziste. Nella Loro scellerata azione i vandali hanno distrutto le fioriere che ornano il monumento e divelto il cartello che riporta la storia del fatto. Si tratta di un atto grave che l’amministrazione comunale denuncia con forza.

“A questo punto - afferma il sindaco di Cortona Andrea Vignini, è molto probabile che siamo di fronte ad un gruppo di vandali di estrema destra organizzati e con obiettivi mirati. Ricordo che già nel maggio 2008 questo monumento fu oggetto di azioni vandaliche da parte di ignoti. E’ quindi ragionevole pensare ad una strategia che miri a colpire simboli legati alla resistenza ed alla memoria”. “Come amministrazione comunale – aggiunge il primo cittadino - siamo indignati, arrabbiati ma anche molto decisi ad andare fino in fondo ed individuare i responsabili.

A tal proposito abbiamo sporto denuncia contro ignoti e perseguiremo gli autori di questo atto fino in fondo in ogni sede. Azioni di questa portata verso simboli così forti ed importanti per la storia e la civiltà di tutta la nostra comunità rappresentano un segnale preoccupante per la deriva che sta prendendo la nostra società. Il messaggio che vogliamo lanciare in questa occasione a chiunque sia stato è che questo atto ci rende più consapevoli e determinati nel difendere i valori di tolleranza e non violenza che sono alla base della nostra cultura”.

“Per quanto di nostra competenza - conclude il sindaco Vignini -, saremo ancor più vigili nel rispetto della memoria di chi ha dato la vita per la libertà e la democrazia”. Il monumento è stato prontamente recuperato anche con l’aiuto dei parenti delle vittime.

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