E' tempo di funghi. Ma sempre meglio stare attenti a cosa si mangia

Si avvicina l'autunno ed il tempo della raccolta dei funghi. I consigli dell'Aduc ed alcune leggende metropolitane assolutamente da sfatare (un pezzo d'argento messo in una padella non ha effetto sui funghi velenosi).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2009 13:01
E' tempo di funghi. Ma sempre meglio stare attenti a cosa si mangia

Con l'arrivo dell'autunno migliaia di italiani vanno a caccia di funghi e inevitabilmente qualche centinaio si intossica. Nella maggioranza dei casi si hanno effetti a carico dell'apparato gastroenterico (nausea, vomito, crampi addominali, diarree), in percentuale minore si evidenzia una grave sindrome da insufficienza epato-renale, potenzialmente mortale, determinata da funghi contenenti sostanze letali come le amatossine. I funghi hanno scarso potere nutritivo e... costano molto. Così come per il tartufo, i funghi dovrebbero essere usati come condimento che serve ad insaporire il piatto principale.

Meglio cotti perché più digeribili. Ricordiamo che le cassette o gli involucri che contengono i funghi devono riportare una etichetta che attesti l'avvenuto controllo da parte degli Ispettori micologici delle Asl e che, contrariamente a quanto si pensa, l'essiccazione non elimina le tossine velenose così come la cottura non degrada tutti i veleni. Da sfatare alcune leggende metropolitane: i funghi sono commestibili se li mangia, senza effetti, il gatto, o che un pezzo di argento diventa scuro se messo nella padella con funghi tossici, ecc..

Il Medio Evo è passato da tempo ma certe credenze resistono nei secoli. Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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