Presentata la stagione 2009-2010 della Pergola

Conta ventuno spettacoli la nuova stagione di prosa del Teatro della Pergola: dal Goldoni di Servillo al Soldati di Bosetti, da un Savinio poco noto fino al premio Siae Clementi che porta sulla scena Ornella Muti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2009 19:57
Presentata la stagione 2009-2010 della Pergola

Il sipario sulla nuova stagione di prosa del Teatro della Pergola si alzerà il 17 novembre su un teatro dalla sicurezza rinnovata, con interventi importanti, particolarmente arditi nell’invenzione tecnica e complessi da realizzare in un edificio che data al 1656. Agli spettatori tranquillità nuova e ampliato confort assicureranno di poter godere nel migliore dei modi della stagione che va ad iniziare. Scorrendo la teoria degli spettacoli, risulta chiaro come ancora una volta la Pergola parli le lingue del grande teatro.

Dove l’aggettivo “grande” può essere associato non solo a parole come testo, autore, attore o regista, ma alla pluralità delle ispirazioni, delle epoche di riferimento, dei punti cardinali che ispirano la navigazione. Dove l’aggettivo “grande” può rendere meglio l’idea di un ritorno o di un anniversario. Il programma che l’Ente Teatrale Italiano ha assemblato per i mesi a venire guarda alla drammaturgia italiana come a un punto di riferimento: accanto a Pirandello adattato o magari riletto tra innovazione e tradizione (Enrico IV, Pensaci, Giacomino!, Non si sa come) ci sono il Mario Soldati di Giulio Bosetti (L’attore), il Savinio del poco conosciuto Capitano Ulisse e l’eterna vicenda che Pinelli e Zapponi consegnarono a Federico Fellini per La strada, la riscrittura kafkiana di Ugo Chiti con Le conversazioni di Anna K. e l’assoluta novità del premio Siae Giovanni Clementi (L’ebreo, con Ornella Muti in un’inedita veste scenica).

E nel momento in cui fa tappa alla Pergola una delle migliori interpretazioni goldoniane degli ultimi anni, la Trilogia della villeggiatura dei Teatri Uniti, c’è un importante anniversario da ricordare, il venticinquesimo della scomparsa di Eduardo che ricorre il 31 ottobre. In stagione saranno due i testi del genio partenopeo, La fortuna con la effe maiuscola portata in scena da Luigi De Filippo, vero “re” del periodo delle feste natalizie, e Ditegli sempre di sì con Geppy Gleijeses. Anche William Shakespeare sarà protagonista, con la colorata versione di Molto rumore per nulla diretta da Gabriele Lavia e interpretata dal figlio Lorenzo Lavia.

Torna Tato Russo con una elaborazione da Dostoevskij, Il paese degli idioti, e Passaggio in India dà modo di ammirare la classe di attori come Giulia Lazzarini e Sandro Lombardi, diretti da Federico Tiezzi. C’è un filone “nero”, che propone testi conosciuti anche per i loro adattamenti cinematografici. L’inganno di Anthony Shaffer, sul grande schermo interpretato come Sleuth da Laurence Olivier e Michael Caine, è l’ennesima tappa del viaggio di Glauco Mauri e Roberto Sturno alla ricerca di copioni non usuali.

E Die Panne di Friedrich Dürrenmatt dà modo a Gianmarco Tognazzi di cimentarsi nel ruolo che fu al cinema di Alberto Sordi. C’è un filone da “commedia salottiera”, sempre più gradita al pubblico perché sa accoppiare divertimento e qualità sceniche. Mariangela D’Abbraccio e Elisabetta Pozzi apriranno la stagione cimentandosi in una Strana coppia al femminile, per sorprendere una platea abituata a vederle in ruoli drammatici. L’anatra all’arancia, testo di equivoci e intrecci, è invece passerella per la verve di Debora Caprioglio. Uno spazio anche per la favola, quella di Pippi Calzelunghe riscritta per i “grandi” e quella latina di Concha Bonita, che unisce gli estri di Alfredo Arias, Nicola Piovani e Vincenzo Cerami.

E come ultima pagina c’è un ritorno atteso dal 1992, quando diresse un allestimento di Misura per misura: a chiudere la stagione della Pergola arriva Luca Ronconi col toccante Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce, drammaturgo francese precocemente scomparso nel 1995. E se uscendo dal novero degli spettacoli in abbonamento si guarda ad Oriente, si scorge il respiro di uno dei palcoscenici più tragici della contemporaneità. Un grande protagonista della Pergola, Maurizio Scaparro, porterà per due giorni il suo Polvere di Bagdad, concreta narrazione della cultura araba tra mito e presente.

Il regista e Massimo Ranieri, interprete dello spettacolo, saranno protagonisti anche delle proiezioni del film L’ultimo Pulcinella, girato da Scaparro tra Napoli e la banlieue parigina, che anticiperanno l’inizio della stagione, dal 10 al 14 novembre. Farà una sorpresa agli spettatori della Pergola anche Toni Servillo proponendo il suo recital Letture napoletane il 1°marzo, alla vigilia del debutto della Trilogia. Per il programma completo della stagione clicca qui. Per formula d'abbonamento e prezzi clicca qui.

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