Decreto sicurezza: Ufficio anagrafe e servizi sociali in difficoltà

Chiavacci (Pd): “Gli effetti devastanti si vedono già. Presto un atto che impegni il Comune a svolgere un ruolo di contrasto di pratiche xenofobe e impegni il sindaco a formalizzare la rinuncia all’impiego delle ronde”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2009 15:59
Decreto sicurezza: Ufficio anagrafe e servizi sociali in difficoltà

Gli effetti del decreto sicurezza entrato in vigore l'8 agosto si vedono già e riguardano da vicino anche l'operato del Comune e degli uffici comunali. Molti operatori degli uffici anagrafe e dei servizi sociali rischiano di trovarsi di fronte a situazioni paradossali, di difficile soluzione pratica, e poco sostenibili realmente. Lo ha spiegato la vice capogruppo del Partito Democratico di Palazzo Vecchio Francesca Chiavacci. "Alla fine del mese di agosto abbiamo già deciso insieme al capogruppo Francesco Bonifazi di organizzare un incontro del gruppo del Partito Democratico con il mondo del terzo settore, dell'associazionismo, del volontariato e i sindacati per approfondire gli effetti del pacchetto sicurezza e raccogliere suggerimenti.

L'obiettivo sarà quello di preparare un atto che presenteremo in Consiglio comunale che impegni il Comune di Firenze a svolgere un ruolo di contrasto riguardo alle pratiche xenofobe che sta attuando il governo attraverso questo decreto e chieda al Sindaco di Firenze (come già promesso in campagna elettorale) di formalizzare la rinuncia da parte del Comune dell'impiego delle ronde e dei volontari della sicurezza, atti peraltro già approvati in altre città italiane". (lb)

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