Lettera del vicepresidente Gelli al coordinatore dei prefetti toscani

Il vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, in una lettera ad Andrea De Martino, prefetto di Firenze e coordinatore dei prefetti toscani, propone la convocazione di una riunione del tavolo regionale per la legalità e la sicurezza.

Redazione Nove da Firenze
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11 agosto 2009 18:27
Lettera del vicepresidente Gelli al coordinatore dei prefetti toscani

È diventata legge da alcuni giorni ponendo importanti questioni relative alle modalità della sua applicazione e alle relative conseguenze. Ed è per questo che il governo regionale propone alle istituzioni competenti in materia di sicurezza un momento di confronto sulla prima fase di operatività del cosiddetto pacchetto sicurezza. L'iniziativa è del vicepresidente Federico Gelli, che tra le sue deleghe ha anche quella in materia di sicurezza urbana. In una lettera ad Andrea De Martino, prefetto di Firenze e coordinatore dei prefetti toscani, il vicepresidente propone per il mese di settembre la convocazione di una riunione del tavolo regionale per la legalità e la sicurezza specificamente dedicata alla nuova legge.

"Gli effetti che si produrranno con l'entrata in vigore del pacchetto sicurezza – scrive Gelli – impongono a tutte le istituzioni pubbliche un momento di particolare attenzione e di vigilanza. Ritengo doveroso porre sotto osservazione le modalità di attuazione di particolari istituti introdotti dalle disposizioni della nuova legge nei nostri contesti urbani". L'iniziativa, spiega il vicepresidente, prescinde dalle valutazioni di merito sui contenuti della legge, nel tentativo di verificare le ricadute che la legge potrà avere, in termini per esempio di attività di controllo e prevenzione sul territorio.

"Rimane ovviamente la mia contrarietà a molte delle novità introdotte nella legislazione nazionale – commenta Gelli – ma ora si aggiunge anche un altro elemento di preoccupazione, ovvero che alcune misure possano addirittura produrre ulteriori problemi sul terreno della sicurezza e della legalità. È già successo con le ronde, temo che stia succedendo anche per il reato di clandestinità, che potrebbe creare difficoltà per forze di polizia già con problemi di organici e mezzi, senza dimenticare il sovraccarico di lavoro per i giudici di pace.

Tutto questo con indubbie ricadute che sarà bene monitorare sin dall'inizio". di Paolo Ciampi

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