Esplosione a Viareggio: il giorno dei funerali

Tutta la Toscana, Viareggio in testa, si è riunita allo Stadio dei Pini per dare l'ultimo saluto a 15 delle 22 vittime della sciagura di lunedì scorso. Il commento di Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2009 12:10
Esplosione a Viareggio: il giorno dei funerali

Tutta la Toscana, Viareggio in testa, si è riunita allo Stadio dei Pini per dare l'ultimo saluto a 15 delle 22 vittime della sciagura di lunedì scorso. Le 15 bare sono state portate in spalla da rappresentanti dei corpi che hanno collaborato alle operazioni di soccorso: Guardia di Finanza, Capitaneria di porto, Polizia di Stato, Vigili urbani, Croce Rossa Italiana, Protezione civile e associazioni di volontariato. Dietro il Gonfalone della Regione c'erano il presidente Claudio Martini, il vice presidente Federico Gelli e gli assessori Agostino Fragai, Paolo Cocchi, Enrico Rossi, Massimo Toschi ed Eugenio Baronti.

La delegazione della Giunta, prima di seguire il corteo funebre, aveva fatto visita ai feretri nella camera ardente allestita nel palazzetto dello sport. La messa allo Stadio dei Pini è celebrata dal vescovo di Lucca Italo Cappellani. Sistemati su tutto lo stadio i Gonfaloni di moltissimi Comuni toscani. In un ideale abbraccio, tutto intorno alla pista d'atletica, erano disposti tutti i gruppi ed associazioni di volontariato. "Questo è un giorno di dolore – ha dichiarato Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale a Viareggio con il vicepresidente Angelo Pollina, membri dell’Ufficio di presidenza, capigruppo e altri consiglieri – siamo di fronte alla più grave sciagura ferroviaria che ha colpito la Toscana e l’Italia.

In questo momento, prevalgano il silenzio, la vicinanza alle famiglie delle vittime, e poi ancora il silenzio. Da domani, dovranno arrivare i provvedimenti per rimettere in piedi Viareggio, e la revisione delle norme inadeguate. Quella dell’autocertificazione – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – può essere scambiata per modernità, e invece si tratta di un atto di spregiudicatezza".

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