Perù in festa a Scandicci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2009 22:43
Perù in festa a Scandicci

Firenze - Rappresentazioni folcloristiche e danze tipiche peruviane, degustazioni di piatti andini, spettacoli per bambini e balli: è la manifestazione organizzata dalla comunità peruviana presente a Firenze in programma per domenica 19 aprile al Palazzetto dello Sport di Scandicci.
Qui, a partire dalle 10 e fino a sera, gran parte dei gruppi culturali peruviani porteranno in scena il loro repertorio più bello, in una giornata-spettacolo fatta di musiche, colori, sapori e divertimento per tutta la famiglia.
Scopo della giornata sarà reperire fondi destinati a coprire le spese notarili necessarie per la costituzione dell’associazione rappresentativa della comunità, i cui responsabili saranno designati con elezioni democratiche tra i nominativi che compariranno su tutte le liste candidate in una competizione elettorale che si svolgerà secondo il regolamento elettorale costituito.
Il tutto per poter favorire e mantenere quel dialogo con le autorità e le istituzioni necessario a rendere partecipi i cittadini sudamericani nella vita fiorentina, divenuta ormai per molti di loro cultura d’adozione.

Ma non solo. Una rappresentanza legale della comunità peruviana farà da collante tra i diversi gruppi culturali già esistenti, uniti finalmente sotto il segno della partecipazione cittadina attiva.
Il comitato elettorale, costituito da Felix Torres de la Fuente (presidente), Nicolas Valdivia Chavez (vicepresidente), Lola Castro Carrera (segreteria), Victor Romero Rivas (tesoriere) e Nicolas Ortiz Onoc (membro), avrà il compito di convocare le elezioni 2009 e verificare conformità e trasparenza delle votazioni in accordo al regolamento elettorale.
La costituzione di una rappresentanza ufficiale avrà un duplice obiettivo: compiere un gesto di apertura verso Firenze e le sue istituzioni, e al tempo stesso evitare che membri non rappresentativi della collettività e non legittimati democraticamente agiscano in nome della comunità rivendicando diritti e prerogative non di loro pertinenza.
Una dimostrazione di grande senso di partecipazione civica, ma anche di democrazia e apertura che si spera faccia da esempio per molte altre comunità presenti sul territorio.

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