TAV: centinaia di TIR per anni nelle strade di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2009 15:09
TAV: centinaia di TIR per anni nelle strade di Firenze

di Ornella De Zordo
Nei giorni in cui l’assessore Riccardo Conti e l’amministratore delegato di Ferrovie Mauro Moretti danno il via ad una kermesse con l'obiettivo di dare lustro all'opaca e scandalosa vicenda dell’Alta Velocità fiorentina, emergono numeri folli e notizie traumatiche sull'impatto del tunnel ferroviario nella vita quotidiana dei fiorentini. Buona parte di Firenze sarà aggredita per anni da uno spropositato numero di camion in entrata e in uscita dai cantieri.
Via Campo d’Arrigo, via lungo l’Affrico, lungarno Colombo, viale Gramsci, viale Matteotti, viale Lavagnini, via Circondaria, viale Guidoni, viale XI Agosto, via Lorenzini, via Sestese.

Ogni giorno, per anni, decine e decine di camion in ogni strada, una prospettiva apocalittica in una città che già a marzo ha esaurito le giornate consentite in tutto l’anno per il superamento dei limiti di PM10. Qualcuno ricorda che i principali produttori di PM10 sono i veicoli diesel pesanti? Ecco servite le misure antinquinamento.
Ma c’è dell’altro. La fase di cantierizzazione è tipico oggetto di Valutazione di Impatto Ambientale. Peccato che nel progetto presentato per la VIA si dicesse che tutte le terre scavate e tutto l’approvvigionamento di cantiere sarebbero transitati su rotaia, con limitatissime eccezioni.

Ora si scopre che la realtà è il contrario, ma nessuno ha autorizzato il capovolgimento del progetto. L’Osservatorio ambientale, nel silenzio totale, sembra aver approvato un piano di cantierizzazione che contraddice il progetto autorizzato, mentre il suo compito consisteva nel verificare che le prescrizioni regionali e statali fossero recepite nel progetto esecutivo. A questo punto la VIA del 1999 non è più valida, l’Osservatorio ha operato fuori dalle sue competenze, la salute dei cittadini è messa in pericolo da programmi infrastrutturali folli, la città è messa in ginocchio per dieci anni.

Un sentito ringraziamento agli amministratori di Comune, Provincia e Regione e ai responsabili di Ferrovie.

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