Giovani ed agricoltura: imprenditori agricoli oggi

Redazione Nove da Firenze
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23 febbraio 2009 23:45
Giovani ed agricoltura: imprenditori agricoli oggi

AREZZO- Sarà l’intervento del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia al convegno “Giovani ed agricoltura. Essere imprenditori agricoli oggi” ad aprire ufficialmente la seconda edizione di ArezzoWine, la kermesse del vino che di svolgerà dal 28 febbraio al 2 marzo al Centro Affari e Convegni di Arezzo. La scelta di inaugurare la manifestazione con un convegno nel quale si affrontano le tematiche legate al mondo dell’imprenditoria agricola giovanile con interventi diretti di giovani imprenditori e rappresentanti delle istituzioni è l’elemento caratterizzante di questa seconda edizione che, unitamente ai grandi numeri e a dispetto della “giovane età”, fa già parlare di sé a livello internazionale.
I quattro giovani organizzatori, tutti sotto i 25 anni, fino ad oggi con nessun legame con il mondo agricolo e vitivinicolo e tanto meno sono figli di….

hanno veramente avuto un forte spirito imprenditoriale, nessuno credeva nel loro progetto tant'è che, anche in questa seconda edizione, si sono praticamente autofinanziati.
Si dice che i giovani hanno poche possibilità, che non hanno un futuro. Questi ragazzi il futuro se lo sono creati da soli, da soli si sono dati una chance. Il ritorno all'agricoltura, di cui anche il Ministro ha sempre parlato, soprattutto nel corso di alcune interviste, è una realtà che emergerà anche dagli interventi dei relatori del convegno che, come professione, hanno scelto di occuparsi di agricoltura.

Loro hanno dimostrato che è possibile che è alla portata di tutti. La stampa, sempre più spesso, parla di un ritorno agli investimenti nel settore vitivinicolo soprattutto per gli under 40, ma andando a leggere i nomi e cognomi sono tutti figli d’arte, che appartengono a famosi casati e che hanno proiettato nell'azienda di famiglia il sapere di costosi studi fatti all'estero, magari nelle Università più all'avanguardia. Questi ragazzi si sono invece dovuti "tirare su le maniche", come in un'Italia di altri tempi dove prevaleva l'ingegno dimostrando una impareggiabile capacità d’organizzazione.
ArezzoWine è anche questo.

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