Cinema: 'Il giardino dei limoni' di Eran Riklis

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2009 17:11
Cinema: 'Il giardino dei limoni' di Eran Riklis

Palestinesi ed isrealiani sono stati spesso protagonisti di film interessanti che hanno il merito di affrontare i difficili temi della convivenza e del dialogo . E’ il caso de “Il giardino dei limoni” un film intenso e delicato diretto da Eran Riklis. Il regista già autore di “Zohar “e” La sposa siriana” racconta la storia di Salma, interpretata da Hiam Abbass, una vedova palestinese che vive in un villaggio della Cisgiordania. Salma è una donna che nella vita ha avuto molte sofferenze, suo marito è infatti morto da anni, e i figli, cresciuti, se ne sono andati di casa.

Sola nella sua casa passa il tempo dedicandosi alla cura del suo giardino ricco di rigogliosi alberi di limone, piante secolari che hanno un significato particolare e legato alla sua infanzia .In questa esistenza ordinata e malinconicamente tranquilla interviene come elemento perturbante il nuovo vicino di casa che è il ministro della difesa israeliano che, per ragioni di sicurezza, intima a Salma di abbattere quel giardino di limoni che rappresenta il suo unico sostentamento e le sue stesse radici.

La donna non ne vuole sapere, quegli alberi sono troppo importanti per lei, e con il suo avvocato, un uomo divorziato più giovane col quale instaura anche un rapporto d’amore, ingaggerà una lotta legale contro il Ministro. A supportarla, inaspettatamente, ci sarà anche la moglie del ministro, stanca di vivere in un clima di tensione e paura.
Il tema della convivenza e del dialogo tra israeliani e palestinesi è scottante, delicato, e come vediamo in questi giorni drammaticamente e tragicamente d’ attualità Il soggetto si presta facilmente al coinvolgimento o alla partigianeria.

che non sembra caratterizzare più di tanto questo film .che pur evidenzia la lotta dalla parte di Salma .Come ha sottolineato il regista . presentando l’opera al Torino film festival” La moglie del Ministro non è altro che il simbolo della volontà di entrambi i popoli che questa situazione cambi verso la pace. La gente è stanca, depressa, in crisi e vorrebbe tornare a vivere un’esistenza normale. D’altra parte però ogni giorno questi popoli si svegliano e devono fare i conti con un passato di sofferenza, di lutti e di sangue.

Nasce quindi una contrapposizione tra quello che si vorrebbe per il proprio bene e ciò che ognuno deve ricordare come proprio vissuto. A causa di questo pensiero perpetuo cresce una sorta di egoismo negli animi delle persone, che le porta a non vedere e più spesso a non capire i bisogni e i coinvolgimenti di chi abita loro accanto..” Il film è, quindi, una lucida riflessione sui complessi rapporti tra israeliani e palestinesi, non senza una critica al sistema politico e ai mezzi d’informazione.

Se la distanza fra le due popolazioni è ben rappresentata dalle immagini del monumentale muro di cemento edificato per distinguere i territori di rispettiva competenza; esiste nel film un’indubbia vicinanza tra le due donne che sono entrambe molto sole. La solitudine della moglie del ministro, “prigioniera” nella villa e trascurata per le ragioni politiche del marito non è molto diversa dalla solitudine “reale” di Salma. Il “giardino dei limoni”è un ottimo film forse più esistenziale che politico, una storia delicata che riesce a coniugare con sapienza ironia e dramma.

Alessandro Lazzeri

Titolo: Il giardino dei limoni
Titolo Originale: Lemon Tree
Categorie: drammatico
Attori: Ali Suliman, Amnon Wolf, Amos Lavie, Ayelet Robinson, Danny Leshman, Doron Tavory, Hiam Abbass, Hili Yalon, Liron Baranes, Loai Nofi, Rona Lipaz-Michael, Smadar Yaaron, Tarik Copty
Regista: Eran Riklis
Anno: 2008
Minuti: 106
Nazione: Germania, Francia, Israele Produttori: Bettina Brokemper, Antoine De Clermont-Tonnerre, Michael Eckelt, Eran Riklis Coproduzione: ARTE France Cinema, ZDF-ARTE, Citrus Film Investors, United King Films, Metro Communications
Distribuzione: Teodora Film

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