Un traforo sotto al monte Tambura?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 2009 20:34
Un traforo sotto al monte Tambura?

Alcuni giorni fa il ministro Altero Matteoli ha dichiarato che esiste la concreta possibilità di realizzare il traforo del monte Tambura, che collegherebbe l'Alta Garfagnana con la Versilia. Un’opera di 4454,90 metri per un costo totale di 25 milioni di euro.
Se il Consiglio dei Ministri approverà definitivamente il progetto - aveva spiegato Matteoli - entro otto mesi i lavori potranno essere cantierabili.
Pro e contro si confrontano con diverse puntualizzazioni.
Mentre il sindaco di Vagli (Mario Puglia) è pervicacemente legato all’idea della realizzazione, sul piano negativo si ritrovano invece Marco Betti, assessore regionale toscano alla montagna, ed Oreste Giurlani, sindaco di Fabbriche di Vallico, nonchè presidente di Uncem Toscana, che cura, per la parte di sua competenza, gli interessi di circa 160 comuni montani presenti in Toscana.
“Il no di Betti ed il mio - dice Giurlani - è sopratutto di carattere politico.

Non è concepibile che il Governo possa programmare un’opera così costosa e importante senza aprire prima un confronto con la Regione Toscana, le Province ed i Comuni interessati. Potrei anche pensare che la dichiarazione dei Matteoli sia uno spot elettorale”.
Dell’opera se ne era parlato già alcuni anni addietro ma non se ne era fatto niente.
“Se il Ministero ha in questo momento a disposizione risorse pari a 25 milioni di euro - dice Giurlani - vengano prese in considerazione le richieste di altri enti, quali Province e Comuni, che propongono interventi sicuramente più urgenti e che porterebbero un effettivo vantaggio al nostro territorio e vere possibilità di sviluppo lavorativo, commerciale e turistico.
Il traforo, a mio avviso, appare come un’opera non prioritaria per la Garfagnana e la Valle considerando le esigenze infrastrutturali evidenti nella nostra zona.

Ci sono ben altre opere necessarie quali la difesa del suolo, la protezione dell’ambiente montano e, se proprio sideve spendere per la viabilità lo si faccia per la viabilità minore, mettendo a disposizione quelle risorse richieste più volte da Uncem, Comunità montane e Comuni montani e mai ricevute dal Governo”.
Giurlani non vuole entrare nel merito del danno ambientale che il traforo determinerebbe, ma si dice allarmato e condivide la protesta del Club Alpino Italiano che si oppone alla realizzazione dell’opera.

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