Recuperare alla popolazione la villa medicea dell'Ambrogiana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2008 18:59
Recuperare alla popolazione la villa medicea dell'Ambrogiana

Montelupo Fiorentino– Restituire alla fruibilità del pubblico Villa Ambrogiana, la villa medicea che da oltre cento anni ospita l’Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg), e allo stesso tempo trovare un’adeguata sistemazione di ospitalità per i reclusi. È questo l’obiettivo del lavoro comune che le commissioni Cultura del Comune di Montelupo, della Provincia di Firenze e del Consiglio regionale hanno avviato questa mattina nella cittadina famosa per le produzioni ceramiche. Per raggiungere l’obiettivo, che deve tenere insieme l’esigenza di recuperare un patrimonio culturale e artistico e quella di dare risposte positive a un’emergenza socio-saniataria, la presidente della commissione Cultura regionale, Ambra Giorgi, ha proposto di costituire un gruppo di lavoro formato dalle commissioni Cultura e Sanità dei tre livelli istituzionali “così da mettere a fuoco gli interventi possibili e procedere, entro la fine la dell’anno, allo svolgimento di un seminario che tracci il percorso da seguire”.

Allo stesso tempo, ha aggiunto Giorgi, “la commissione Cultura presenterà una risoluzione da far approvare al Consiglio regionale, con la quale impegnare la Giunta ad intervenire presso i ministeri competenti”.
La vicenda dell’Opg di Montelupo è infatti piuttosto complessa. Il corpo di Villa Ambrogiana, che ospita solo gli uffici amministrativi della struttura e le residenze del personale penitenziario versa in condizioni critiche. Le celle sono invece collocate nelle ex scuderie. Una situazione che, come hanno ricordato il sindaco e il vicesindaco di Montelupo, avrebbe reso possibile l’avvio di un recupero all’intera comunità della Villa.

Obiettivo che non è stato possibile raggiungere per l’intrecciarsi delle competenze che insistevano sulla struttura: il ministero della Giustzia da una parte, e dall’altra i ministeri della Salute, della Cultura e del Tesoro. Dallo scorso mese di aprile, da quando cioè è stato varato il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha istituito il principio della regionalizzazione di queste strutture (oggi ne esistono invece solo cinque sull’intero territorio nazionale) e che ha trasferito le competenze sugli Opg dal ministero della Giustizia a quello della Salute, il referente principale è diventato, a causa delle competenze che attengono alle Regioni in materia di Sanità, la Regione Toscana.

Per questo è necessario che la Regione, come ha sottolineato Marco Carraresi, membro della commissione Cultura del Consiglio regionale, “si interfacci strettamente con il ministero della Giustizia e della Cultura per dare soluzione positiva” alle aspettative della città di Montelupo.
Dal canto suo, il Comune in questi anni ha recuperato, destinandola a verde pubblico, l’area intorno a Villa Ambrogiana, così da essere pronta a rendere fruibile, in un contesto ideale, il recupero della struttura medicea.

“Dovremo lavorare – ha detto Severino Saccardi, della commissione Cultura regionale – per recuperare un bene culturale alla popolazione, ma anche per salvaguardare la dignità delle persone che oggi vivono nella struttura: i detenuti da una parte e il personale amministrativo e penitenziario dall’altro”. E anche in questo senso il Comune di Montelupo è pronto: da anni si è dichiarato disponibile a continuare ad ospitare, in una nuova struttura, la sede di un Opg moderno, vivibile e sicuro.

(lm)

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