Nuovo stadio: l’impatto nella piana fiorentina secondo il WWF

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2008 19:17
Nuovo stadio: l’impatto nella piana fiorentina secondo il WWF

di Alessio Papini, Responsabile della Sezione WWF di Firenze
L'espansione edilizia della città in direzione della Piana di Firenze-Prato-Pistoia (a partire da Castello) sta già causando una lunga serie di gravi problemi sul piano della qualità della vita degli abitanti della zona. L'aeroporto, l'autostrada, varie attività industriali, grandi centri commerciali, l'espansione edilizia speculativa a Castello, in futuro l'inceneritore, sono destinati a provocare peggioramento della qualità dell'aria, aggravi di traffico e incremento del rischio idrogeologico nell'area.
Una piccola consolazione è il progetto del Parco della Piana, contropartita per la speculazione di Castello, che ancora esiste solo sulla carta e non è chiaro chi ne dovrà finanziare la realizzazione.
Il progetto del nuovo stadio sarebbe una pietra tombale sul parco della piana, un regalo agli speculatori e uno spreco di denaro pubblico.

Il parco della piana sarà destinato a restringersi alla fascia assai poco ambita intorno all'aeroporto, il nuovo stadio avrà comunque un costo elevato, se non per la costruzione in sé (di cui forse si farebbe carico il futuro gestore sportivo), per le opere di viabilità.
A cosa serve un nuovo stadio se già ne abbiamo uno monumento nazionale? Tutti gli indicatori segnalano che gli spettatori agli stadi sono in diminuzione per la concorrenza televisiva. A cosa servirebbe uno stadio nuovo? Che fine farebbe lo stadio vecchio? Diventerebbe un'altra delle bombe urbanistico-sociali date dagli edifici abbandonati in città come scuole, fabbriche, caserme, edifici pubblici e privati dismessi, spesso occupati da centinaia di disperati.
In un periodo come l'attuale in cui Firenze è sottoposta ad una grave sofferenza del suo tessuto produttivo con la chiusura si molte manifatture, non farebbe meglio l'Amministrazione a chiedere ai Della Valle di recuperare qualche area industriale dismessa per dare posti di lavoro?

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