Banca CR Firenze: l’approvazione del piano industriale 2008-2010 post integrazione nel Gruppo Intesa Sanpaolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2008 18:44
Banca CR Firenze: l’approvazione del piano industriale 2008-2010 post integrazione nel Gruppo Intesa Sanpaolo

Firenze, 23 giugno 2008– In data odierna, il Consiglio di Amministrazione di Carifirenze - banca di cui Intesa Sanpaolo ha acquisito il controllo a fine gennaio 2008 e di cui dal completamento dell’OPA a metà aprile 2008 detiene circa il 90% del capitale, con il restante circa 10% detenuto da Ente Cassa di Risparmio di Firenze - ha approvato il Piano d’Impresa 2008-2010, nel quadro del processo di integrazione di Carifirenze nella Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.
Tale processo di integrazione comprende, tra l’altro, la confluenza di Carifirenze nel modello della Banca dei Territori del Gruppo Intesa Sanpaolo, con il conseguente accorpamento nell’attuale Gruppo Carifirenze delle Casse del Centro e di 130 filiali di Intesa Sanpaolo (al lordo degli sportelli oggetto di cessione) nell’ambito della definizione delle aree territoriali di competenza di Carifirenze, nonché la cessione di 29 sportelli in ottemperanza a quanto disposto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato “AGCM” in data 17 gennaio 2008.
In linea con quanto comunicato al mercato a fine luglio 2007 in occasione della firma dell’accordo per l’acquisizione, il Piano d’Impresa di Carifirenze prevede in particolare sinergie - che non tengono ancora conto della confluenza delle Casse del Centro né dei risparmi di costi derivante dalla cessione di sportelli - pari a circa 180 milioni di euro, a regime nel 2010, di cui circa 60 milioni da ricavi e circa 120 milioni da costi (nessuna sinergia prevista nel 2008, circa 70 milioni previsti nel 2009, di cui circa 25 milioni da ricavi e circa 45 milioni da costi).
Le sinergie previste a regime derivano principalmente:
- dal lato dei ricavi, dal segmento retail (circa 35 milioni), dalle fabbriche di prodotto (circa 15 milioni) e dal segmento imprese (circa 10 milioni);
- dal lato dei costi, dall’IT (circa 40 milioni), dalle strutture centrali (circa 40 milioni) e dalle spese amministrative (circa 25 milioni); in quest’ambito, circa 55 milioni di euro si riferiscono alla riduzione strutturale del costo del lavoro, equivalenti a una riduzione di risorse nell’ordine delle 550 persone.

Carifirenze, che già oggi ha una posizione di primo piano nell’area di riferimento, al compimento dell’integrazione sarà una banca leader nel centro Italia e all’[ottavo] posto in Italia con circa 900 sportelli, rivestendo un ruolo chiave nel posizionamento competitivo del Gruppo Intesa Sanpaolo.

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