Migranti a Firenze: il pacchetto sicurezza su precari, senza casa e detenuti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2008 19:37
Migranti a Firenze: il pacchetto sicurezza su precari, senza casa e detenuti

Il reato di immigrazione clandestina è in un disegno di legge, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri a Napoli insieme al pacchetto sicurezza. Intanto nel carcere La Dogaia di Prato, questa notte si e' tolto la vita un ragazzo marocchino di 28 anni, dopo poche ore dall'arresto, avvenuto per resistenza a pubblico ufficiale e per lesioni. "E' l'ennesimo caso di suicidio nel giro di pochi mesi -commenta la Senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale-Partito Democratico- e non e' affatto un'eccezione rispetto a numerose altre realta' carcerarie.

Risultano infatti, dall'inizio dell'anno, piu' di trenta con oggi i detenuti morti in carcere, e di questi quattordici sono suicidi. Sappiamo che questo fenomeno nelle carceri e' da sempre in costante crescita, di certo complice il grado di disperazione e di annientamento della persona umana, al quale neanche i numerosi sforzi compiuti ogni giorno dagli operatori carcerari, riescono a porre un freno. Del resto, come si sa, i campanelli d'allarme sulla condizione delle carceri italiane suonano ogni giorno piu' numerosi da ogni angolo d'Italia, denunciando una realta' di manifesta illegalita', inumanita' e ingiustizia nella gestione delle pene; una vergogna per il Paese, per il suo senso civico e umano.

Prima che arrivi il caldo estivo che di certo non migliorera' la situazione, e' necessario intervenire con ogni mezzo. Per queste ragioni con il senatore Marco Perduca, domani depositeremo un'interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia, per sapere nello specifico cosa sia successo al carcere la Dogaia di Prato, e per sapere come il Ministro intenda affrontare questa annosa e permanente emergenza".
Circa 200 stranieri, famiglie con bambini, a Firenze per lavorare, sono senza un alloggio.

Queste persone, che lavorano in massima parte nei cantieri, o come badanti, prima erano alloggiate al Luzzi. Ne sono usciti spontaneamente per permettere il recupero della struttura. Poi hanno occupato a Sesto Fiorentino una ex caserma, vuota da 10 anni. evitato lo sgombero violento a Sesto, a Fiesole hanno trovato rifugio in un ex ospedale abbandonato. "Chiediamo ai cittadini toscani di non scordare il patrimonio di solidarietà e giustizia sociale che queste terre hanno accumulato in tutta la loro storia -afferma Ornella De Zordo di Unaltracittà/Unaltromondo- storia di lotta contro il fascismo, contro le leggi razziali, contro la violenza sul più debole.

Storia di azioni comuni per resistere insieme con dignità alla protervia del potere, della forza e del denaro. Cambiamo tutti insieme una storia che sembra già scritta, scegliamo la solidarietà invece che l'intolleranza, e tutti ne avremo da guadagnare".
A Firenze come nel resto d’Italia molte donne extracomunitarie sono penalizzate nell’inserimento lavorativo perché quasi sempre prive di licenza di guida. Per questo la Provincia di Firenze ha sostenuto il progetto dell’Associazione Fate, denominato “Donne al volante”, che mira a favorire l’acquisizione della patente di guida B da parte di alcune donne, soprattutto madri straniere ed extracomunitarie per favorire la loro ricerca di lavoro.

Da domani partirà questa nuova esperienza per le prime 25 donne straniere.

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