Un libro edito dalla scuola più grande della Toscana: presentazione mercoledì 21 all'IIS Leonardo da Vinci di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2008 13:51
Un libro edito dalla scuola più grande della Toscana: presentazione mercoledì 21 all'IIS Leonardo da Vinci di Firenze

Gustosi episodi di vita quotidiana in montagna, nella cornice di un’economia contadina poverissima. La nuova vita in città. Gli amori e il lavoro. La visita di Hitler a Firenze e quella di Mussolini a Rifredi. Il passaggio del fronte dal Mugello, e il contatto con la disumanità della guerra. L’armistizio. Le bombe a Firenze. Il dopoguerra e l’esperienza nella Galileo ricostruita. Questi ed altri spaccati della storia di alcuni decenni critici della prima metà dello scorso nel racconto e con gli occhi di una donna capace di rappresentare in modo semplice e vivido storie così dense e complesse come quelle vissute da lei e dalla sua generazione.
E' il libro Ricordi, di Milena Scarpelli: un testo inedito che è stato affidato agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Leonardo da Vinci di Firenze perché diventasse un libro.

In tre anni di lavoro i ragazzi si sono suddivisi i compiti fra specializzazioni: chi ha curato il testo corredandolo di note, chi ha scelto e posizionato le foto, chi ha impaginato il tutto, chi ha provveduto infine alla stampa, avvenuta nella tipografia della stessa scuola, la più grande della Toscana. E’ il secondo volume, Ricordi, di una collana inaugurata quattro anni fa da un altro libro inedito, dedicato alla Resistenza, Per i giovani che un giorno vorranno sapere, che racconta la vita di tutti i giorni di un ragazzo fiorentino – l’autore, Renzo Rossi – alle prese nel ’44 con scelte decisive per la sua esistenza e quella di tutta la nostra comunità.

Di questa collana, dedicata alle vicende del territorio lette dal lato dei testimoni diretti e della quotidianità, si sta preparando un terzo volume. “Crediamo infatti - si legge nella nota di presentazione a Ricordi - che questo approccio aiuti a ricostruire meglio la complessità della Storia con la “s” maiuscola, valorizzando il contributo decisivo che ad essa hanno portato le storie – apparentemente minuscole ed anonime – dei tanti piccoli e grandi protagonisti che hanno concorso a plasmarla in prima persona ma che mai compariranno, probabilmente, sui manuali scolastici”.

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