Griffe false: un italiano su sei ha comprato nell’ultimo anno almeno un capo contraffatto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2007 18:54
Griffe false: un italiano su sei ha comprato nell’ultimo anno almeno un capo contraffatto

FIRENZE, 5 NOV 2007 - In base ad uno studio condotto dallo studio Piepoli per Confcommercio, del 16% della popolazione che acquista falsi ben il 71% lo fa coscientemente. “C’è anzi – rileva l’assessore alla Moda della Provincia di Firenze Elisabetta Cianfanelli – una ‘moda del falso’. Un fatto allarmante rispetto al quale la classe politica deve assumersi delle responsabilità e agire perché i processi di produzione e distribuzione siano tracciabili in tutte le loro fasi”. “Il 30 novembre – ha preannunciato l’assessore – faremo una giornata di lavoro sul tema del ‘falso di moda’ e poi lanceremo una campagna di sensibilizzazione rivolta ai consumatori, perché si convincano che il falso non è di moda, non ‘dona’”.
Cianfanelli è intervenuta questa mattina nella sede di Confindustria Firenze alla presentazione del libro di Rita Fatiguso “Le Navi delle False Griffe”, insieme al Presidente degli industriali fiorentini Giovanni Gentile ed all’autrice.
Quasi il 9 per cento del commercio mondiale è costituito da falsi che ledono i diritti d’autore, di proprietà industriale, i brevetti e i modelli.

È una multinazionale senza marchio, gestita dalla criminalità organizzata, che inganna i consumatori, oltraggia l’ingegno e il lavoro di chi rispetta le leggi.
Rita Fatiguso ha svolto per il Sole-24 Ore un’inchiesta approfondita sul fenomeno dell’industria del falso. Il libro presentato, da oggi in libreria, ne è l’ideale continuazione. Grazie ai suoi reportage oggi sappiamo molto di più del network criminale che controlla la catena del valore. Ne conosciamo dimensioni e tecniche, le rotte lungo le quali i traffici si snodano, l’esistenza di fabbriche di assemblaggio su navi fantasma, la scandalosa permeabilità di porti, come quello di Taranto, dai quali passa tutto, ma in particolare tutte le false scarpe made in China.

La rete di alleanze con la criminalità organizzata italiana.
Le navi delle false griffe è un’operazione-trasparenza che, svelando e denunciando fatti e misfatti, aiuta a comprendere come il rispetto delle regole nei traffici e negli scambi planetari sia importante per garantire uno sviluppo glocal coerente.
Rita Fatiguso è giornalista del Sole 24 Ore. Scrive di relazioni industriali, zone grigie della globalizzazione e nuove migrazioni, con taglio investigativo e l’obiettivo su Cina ed Est Europa.

Nel 2003 ha vinto il Premio Marco Biagi per le inchieste sulla flessibilità del lavoro in Europa. Il reportage sulla tratta delle infermiere dai Balcani è entrato nella rosa dei segnalati al Premio Maria Grazia Cutuli 2007.
Il Presidente di Confindustria Firenze, Giovanni Gentile ha ribadito che «il tema della contraffazione a Firenze incide non solo sul piano dell'immagine e del decoro urbano, ma provoca anche un significativo danno economico, perché il nostro è territorio per eccellenza di made in Italy».

Ecco perché Confindustria Firenze «vuole essere accanto alle istituzioni e alle imprese per una lotta senza quartiere alla contraffazione. Facciamo i conti con una vera e propria industria del falso, perché tali sono i volumi della contraffazione - ha ricordato Gentile - Aggiungo che, oltre ai volumi, la contraffazione ha anche i tempi e l’organizzazione dell’industria, come ci ricorda l’autrice. Purtroppo, e lo dico con rabbia, le nostre armi contro questi fenomeni sono spuntate, perché non solo l’Italia, ma l’Europa intera sono del tutto inette di fronte alla situazione.

L'Europarlamento si è finalmente mosso, ma la sua reazione ha solo un valore di indirizzo alla Commissione e ai governi europei. Resta il fatto che siamo in ritardo, paralizzati da anni di veti interni. E mentre l’Europa cercava un fragile compromesso fra paesi produttori e importatori, la situazione è peggiorata. Basta vedere cosa succede qui a Firenze, dove il mercato del falso ha raggiunto livelli intollerabili. E ciò che si vede è solo la punta dell’iceberg». E infatti, i risultati di un sondaggio rilevano che un italiano su sei ha comprato nell’ultimo anno almeno un capo contraffatto.

«C’è una ‘moda del falso’ – ha sottolineato l’assessore alla Moda della Provincia di Firenze Elisabetta Cianfanelli – Un fatto allarmante rispetto al quale la classe politica deve assumersi delle responsabilità e agire perché i processi di produzione e distribuzione siano tracciabili in tutte le loro fasi». L’assessore ha poi preannunciato: «Il 30 novembre faremo una giornata di lavoro sul tema del ‘falso di moda’ e poi lanceremo una campagna di sensibilizzazione rivolta ai consumatori, perché si convincano che il falso non è di moda, non ‘dona’».

Il presidente Gentile ha poi dettato la sua ricetta per tentare di fronteggiare la situazione. «Continuiamo a chiedere regole e azioni concrete – ha sottolineato – Non cerchiamo protezioni, ma chiediamo politiche, decisioni, interventi. Chiediamo che tutta la filiera istituzionale – Europa, Stato, Regioni – sappia fare squadra e agire. Per il sistema moda, ad esempio, abbiamo chiesto politiche sui marchi; reciprocità nell’accesso ai mercati; una promozione e una internazionalizzazione seria e mirata, non scoordinata e dispersa in mille rivoli; forme di lotta più incisive all’illegalità e alla contraffazione, anche a quella di casa nostra».

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