Sesto Fiorentino: una strada per Terzani, Langer e le Vittime dei Gulag

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2007 15:17
Sesto Fiorentino: una strada per Terzani, Langer e le Vittime dei Gulag

Sesto Fiorentino, 1 ottobre 2007- Undici nuove strade di un quartiere cittadino in costruzione saranno intitolate ai grandi che hanno promosso la pace nel mondo e alle vittime dei conflitti. Questa mattina il sindaco Gianni Gianassi ha presentato “le vie della pace”, la nuova toponomastica dedicata a personaggi come Salvador Allende, Willy Brandt, Gandhi, Martin Luther King, Imre Nagy, Andrej Sacharov e Madre Teresa. “Accanto a queste figure di rilievo internazionale abbiamo voluto ricordare degnamente anche due grandi italiani come Alex Langer e Tiziano Terzani - ha spiegato Gianassi – e intitolare un viale alle vittime dei Gulag, che tra tutti gli oppressi sono forse i meno celebrati.

Con questa iniziativa abbiamo voluto connotare fortemente questo nuovo quartiere e ribadire che la pace è sempre più un tratto identitario della nostra città”. Il quartiere sorgerà nell’area compresa tra viale Pasolini e il Polo Scientifico Universitario.
Alla cerimonia svolta stamani nel Palazzo comunale ha preso parte con commozione anche Valeria Malcontenti, vedova di Alex Langer. “Mio marito ha avuto un lungo e significativo legame con Firenze – ha detto – e io sono molto grata a Sesto Fiorentino, la prima città della Toscana che gli dedica una strada”.
Si è detta onorata anche Angela Staude, moglie del fiorentinissimo Tiziano Terzani.

Impossibilitata a partecipare alla cerimonia Staude ha inviato un messaggio: “Tiziano si troverà in compagnia di persone che per lui sono state un esempio di vita. Gandhi era l'uomo e il politico che per l'ardire del suo pensiero ha ammirato di più. Madre Teresa, che incontrò a Calcutta nella sua Casa dei Morenti, mostrava come con una bella, umile idea si possono migliorare le vite dei diseredati. E Martin Luther King è stato per lui un esempio morale nella lotta pacifica contro il razzismo.

Se sapesse che sta per camminare con loro per le stesse vie, Tiziano ne sarebbe commosso ed onorato”.

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