A Pescia il 9 e 10 giugno le Olimpiadi del soccorso delle Pubbliche assistenze toscane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2007 13:36
A Pescia il 9 e 10 giugno le Olimpiadi del soccorso delle Pubbliche assistenze toscane

PESCIA – Saranno in cinquecento i volontari delle Pubbliche Assistenze toscane, che arriveranno a Pescia per le Soccorsiadi di Anpas Toscana. Soccorritori da tutta la regione, per un evento che non è solo una festa, ma anche un momento per approfondire le tecniche di intervento in caso di emergenza. La sfida, domenica 10 giugno, in piazza Dei Fiori a Pescia, a partire dalle 9 del mattino. Un evento dimostrativo, ma anche un’occasione per mostrare a tutti i cittadini la qualità raggiunta dai volontari che, da oltre 20 anni, si impegnano quotidianamente nell’emergenza sanitaria.

Sul campo saranno riprodotte le situazioni d’emergenza, con tanto di effetti speciali per i traumi da curare, e una giuria di formatori regionali del soccorso a valutare l’operato dei volontari, con un punteggio assegnato in base alle capacità di ciascuno nelle manovre che servono a salvare le vite. Quest’anno entreranno in gioco anche i volontari minorenni, quelli che per legge possono prestare servizio solo su ambulanze senza medico a bordo, ma devono ugualmente essere esperti nel bls, il supporto vitale di base che rappresenta un salvavita in molti casi.

Anche i giovani si sfideranno per un trofeo proprio di bls, massaggio cardiaco e respirazione artificiale. Prima di dare il via alla vera e propria gara, il saluto delle autorità: l’assessore comunale Guja Guidi, Giovanni Dolfi, referente di Anpas Toscana per la zona pistoiese, Attilio Farnesi, vice presidente Anpas Toscana. Dopo il pranzo, alle 14.30, si svolgerà il Trofeo Pinocchio, gara fra giovani volontari soccorritori di Livello di base. Alle 16.30 dimostrazione di intervento “Soccorso sulla Pescia” con i nuclei cinofili.
Ma le Soccorsiadi serviranno anche per approfondire le tematiche del soccorso, e della sanità.

In questo caso nel dibattito del sabato, si parlerà di trapianti, e del momento delicato che sta attraversando l’organizzazione toscana. Dopo il caso Careggi, con il trapianto di organi espiantati da una paziente sieropositiva, servono nuove certezze per i malati toscani. Sabato 9 giugno alle 16, presso la sala consiliare Lido Moretti della Pubblica Assistenza di Pescia, in piazza XX Settembre, si svolgerà il convegno sul tema «La donazione e i trapianti nella comunità toscana».

Porteranno il saluto introduttivo il presidente di Anpas Toscana Romano Manetti, il presidente della PA di Pescia Florio Giagnoni, il sindaco Antonio Abenante e l’assessore Franco Bonelli. Partecipano al convegno Franco Filipponi, coordinatore Organizzazione toscana trapianti, Alessandro Pacini, coordinatore donazione Area Vasta Centro, Nadia Pacchioni, infermiera della Asl 3, Umberto Biagi, vice presidente Aido Toscana, Nilo Carpita, referente donatori sangue Anpas Toscana, Alessio Torrigiani, presidente Esculapio.

Modera Attilio Farnesi, vice presidente Anpas Toscana, conclude l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi.
«L’obiettivo delle soccorsiadi – ha detto il vicepresidente di Anpas Toscana, Attilio Farnesi – è raccogliere i volontari, farli confrontare e soprattutto migliorare il loro standard formativo attraverso le prove per la manifestazione. Quest’anno c’è una novità: entrano in gioco per la prima volta i volontari minorenni, tra 16 e 18 anni, per i quali è stato creato un trofeo di Bls.

Il trofeo è stato chiamato ‘Pinocchio’ e sarà dato consegnato in via definitiva a chi se lo aggiudicherà per tre volte». Le Pubbliche assistenze toscane contano 149 associazioni, 207 sedi e 69 Punti Emergenza territoriali. Ma i grandi numeri non finiscono qui: 380.000 soci, 15.000 volontari, 500 ambulanze di cui 209 per l’emergenza medica. Per quanto riguarda il settore protezione civile, i volontari sono 1.589, mentre i mezzi (tra fuoristrada e anticendio) sono 190. Completa il quadro il gruppo donatori sangue, con 42 associazioni e 8.600 donatori, e il settore Solidarietà internazionale, con progetti di sostegno in tutto il mondo, dal Sahara occidentale, alla Bielorussia, all’America Latina.

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