Libri: Storia della Resistenza in Toscana
Renicci di Anghiari: un campo di concentramento a casa nostra
I sentieri della Libertà: per commemorare i luoghi della guerra sul Monte Morello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2007 14:39
Libri: Storia della Resistenza in Toscana<BR>Renicci di Anghiari: un campo di concentramento a casa nostra<BR>I sentieri della Libertà: per commemorare i luoghi della guerra sul Monte Morello

Appuntamento col primo volume sulla “Storia della Resistenza in Toscana” (ed.Carocci), curato da Marco Palla, mercoledì 18 aprile alle ore 17.00, in Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi.
“L’obiettivo di quest’opera è di mettere a disposizione dei lettori una pubblicazione che a tutt’oggi manca – spiega il curatore – nonostante la mole di documentazione, memorialistica e studi esistenti sia quantitativamente rilevante e per molti versi di notevole qualità. La pubblicazione si prefigge di sistematizzare le conoscenze già acquisite e di contribuire ad articolarle, approfondirle ed ampliarle”.

Queste pagine si presentano dunque come un contributo rigoroso non solo per gli studiosi e addetti ai lavori, ma anche per i cittadini e per tutti i lettori appassionati di storia contemporanea. A presentare il libro - la cui pubblicazione è stata promossa dall’Istituto storico della Resistenza in Toscana (Isrt) in collaborazione con la Regione – interverranno il vicepresidente di maggioranza del Consiglio regionale; Ivan Tognarini, presidente Isrt; Paolo Bagnoli, direttore Isrt; Camillo Brezzi, Università degli Studi di Siena.

L'ultimo appuntamento pubblico con la storia all'ITI "Da Vinci" di via del Terzolle per il ciclo "Gli appuntamenti della Leonardo".
Siamo nella primavera del 1941.

Dopo l’istituzione della Provincia di Lubiana da parte delle autorità fasciste, lunghe file di “ribelli” sfilano in colonna verso numerosi campi di concentramento. Renicci, in provincia di Arezzo, è il più lontano. La disperazione, il freddo, le malattie, ma soprattutto la fame avviliscono gli internati. Renicci di Anghiari: storia di un campo di concentramento a due passi da casa nostra. Questo il tema dell’ultimo degli “Appuntamenti della Leonardo”, il ciclo di incontri a larga banda proposti alle scuole e alla cittadinanza dalla Biblioteca dell’Istituto e dalla Redazione del giornalino scolastico Scuola & non solo.
L’incontro - organizzato in collaborazione con la rivista Microstoria - avrà luogo giovedì 19 aprile alle ore 11 nell’Aula Magna dell’ITI “Leonardo da Vinci” di Firenze, in Via del Terzolle 91.

Il prof. Daniele Finzi, insegnante nell’Istituto Comprensivo di Anghiari (AR), ricostruirà il complesso percorso politico, storico ed umano che portò migliaia di uomini a vivere un’esperienza drammatica fra l’ottobre 1942 e il settembre 1943 nella ridente Valtiberina, patria di Piero della Francesca. Qui, per uno strano gioco del destino, rimbalzano addirittura le vicende del confine orientale d’Italia.
Pochi edifici: la casa del colonnello, la camera mortuaria, la caserma dei carabinieri, due baracche, immerse nel querceto di Renicci di Anghiari (AR).

Solo questo rimane del campo di concentramento, e non sempre facilmente leggibile. La ricerca storica ha riportato alla memoria l’evento, che oggi è patrimonio della comunità. Per uno strano gioco del destino, le vicende del nostro confine orientale rimbalzano in Toscana. Siamo nella primavera del 1941. Dopo l’istituzione della Provincia di Lubiana da parte delle autorità fasciste, lunghe file di “ribelli” sfilano in colonna verso numerosi campi di concentramento. Renicci è il più lontano.

Ricostruiamo insieme il complesso percorso politico, storico ed umano che portò migliaia di uomini a vivere un’esperienza drammatica nella ridente Valtiberina, patria di Piero della Francesca.

Domenica 22 aprile torna anche quest’anno, in occasione del 62° anniversario della Liberazione, la passeggiata commemorativa sui sentieri che furono le vie di comunicazione dei partigiani fiorentini. Si chiama “I sentieri della Libertà”, ed è una passeggiata sulle pendici del Monte Morello, verso la Sella degli Scollini, che fu teatro degli scontri più violenti avvenuti nella zona.
Il ritrovo è previsto alle 8,30 in cinque punti di partenza diversi mentre all’arrivo (previsto per le 13) le associazioni che hanno aderito all’iniziativa offriranno un ristoro ai partecipanti.

Dopo il saluto delle autorità la compagnia Teatri d’Imbarco leggerà alcune pagine tratte da Bilenchi, Calamandrei e Pratolini che rievocano i giorni della Liberazione.
L’iniziativa è stata organizzata dal Circolo ricreativo e dalla Polisportiva di Pian di San Bartolo con il patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino, di altri enti locali e di numerose associazioni del territorio.
Per motivi logistici è necessario comunicare la propria partecipazione telefonando ai circoli referenti per ogni percorso.

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