Il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini riceve il premio “Il Molinello” per il "Dizionario della Libertà”

Redazione Nove da Firenze
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16 marzo 2007 13:23
Il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini riceve il premio “Il Molinello” per il

Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini riceve il premio speciale “Il Molinello” per l’opera “Dizionario della Libertà”, Passigli Editore. Sabato 17 marzo alle ore 17.00 presso il Teatro del Popolo a Rapolano Terme (Si) si terrà la cerimonia di consegna del premio. Il Dizionario, nato dalla collaborazione fra Accademia della Crusca e Consiglio regionale e presentato al Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi nel 2001, fu concepito per stimolare il confronto internazionale e culturale sul tema “La libertà delle idee” nell’ambito della Festa della Toscana.

Il volume, che si apre con l’introduzione di Riccardo Nencini e con la premessa del poeta Mario Luzi, aiuta a riflettere sul valore etico e civile, letterario e scientifico della parola Libertà dalla a alla z. Il Dizionario propone i contributi inediti di alcuni tra i nomi più prestigiosi della cultura europea e mediterranea: 26 scrittori – uno ogni lettera dell’alfabeto - ai quali è stato chiesto di scegliere una parola affine al concetto di libertà e di raccontarne etimologia, senso e loro interpretazione.

La parola libertà, raccontata in ventisei lemmi, ha quindi inizio da Az (io) del grande scrittore e saggista Tzvetan Todorov per concludersi con Zitation (citazione) del poeta tedesco Durs Grünbein, passando per la Necessitè (necessità) di Jean-Luc Nancy, il Plasir (piacere) di Fernando Savater, Fianna (tribù) di Joseph O’Connor o la Wojna (guerra) del sociologo Zygmunt Bauman. Così continuando, Abraham Yehoshua affronta il concetto di libertà in relazione alla religione e alla storia del popolo ebraico, Tahar Ben Jelloun pone l’accento sul sapere come primo passo verso l’acquisizione dell’autonomia individuale, Philip Kerr parla della sincerità verso se stessi, la scrittrice greca Maro Duka mette invece in guardia dal potere della pubblicità come ostacolo alla libertà individuale.(mr)

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