Presidente della Provincia: utilizzo dei contributi fuori dal controllo della Giunta stessa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 Febbraio 2007 14:44
Presidente della Provincia: utilizzo dei contributi fuori dal controllo della Giunta stessa

Il Capogruppo dei Verdi in Provincia Luca Ragazzo ha presentato un’interrogazione urgente che sarà discussa nel prossimo consiglio di Lunedì 12, sulle modalità di utilizzo dei contributi da parte del Presidente della Provincia Matteo Renzi.
Nell’ultima variazione del PEG 2006 (Piano Esecutivo di Gestione) si legge che il Presidente della Provincia può disporre, in ordine alla concessione dei contributi relativi alla Presidenza, semplicemente sulla base di una comunicazione al Dirigente preposto, ovvero al Capo di Gabinetto.
Mentre i singoli assessori devono passare dalla Giunta per veder approvato la loro parte di contributi sulle attività scelte, il Presidente scavalca anche questo passaggio collegiale, comunicando direttamente al Capo di Gabinetto le sue scelte sulla concessione dei contributi.
Se a questo si aggiunge che il Capo di Gabinetto è stato sostituito da pochi mesi dal Presidente con il proprio segretario personale, l’autonomia e l’ampia discrezionalità del Presidente sembra un vero e proprio privilegio rispetto agli assessori, e crea un precedente allarmante, che segna un’ ulteriore distanza del Presidente da un metodo trasparente e democratico, vigente fino a ieri.
“In pratica – dichiara Luca Ragazzo, capogruppo dei Verdi all’opposizione in Provincia di Firenze – solo il Presidente della Provincia può usufruire di questo meccanismo di concessione di contributi, saltando una qualsiasi confronto o controllo in Giunta da parte degli altri assessori, mentre quest’ultimi devono passare dalla Giunta stessa per far approvare i contributi del proprio settore.

Quindi a conti fatti il presidente comunica soltanto al Capo di Gabinetto, che fino a ieri era il suo segretario, come intende dare i contributi della presidenza.”
“Questo fatto ci sembra piuttosto grave e fa riflettere sul metodo e sullo stile di questo Presidente – conclude Ragazzo - sempre più autoreferenziale e sempre meno democratico.”

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