Referendum: un unico progetto di legge che accorpi le varie tipologie

Redazione Nove da Firenze
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31 gennaio 2007 13:21
Referendum: un unico progetto di legge che accorpi le varie tipologie

Firenze – “Sulla base di quanto previsto dalla Statuto regionale è necessario predisporre un progetto di legge che disciplini e accorpi le varie tipologie di referendum”. Lo ha detto l’assessore Agostino Fragai presentando ieri il documento preliminare relativo alla disciplina del referendum abrogativo e consultivo, la cui ammissibilità è demendata al giudizio di un apposito Collegio di garanzia e ai quali potranno partecipare i cittadini residenti non comunitari in regola con il permesso di soggiorno e residenti da almeno cinque anni.

Circa il referendum abrogativo, “si tratta – ha detto Fragai – di distinguere tra referendum parziali, e cioè ammissibili, e referendum manipolativi, non ammissibili”. Il documento prevede anche di fissare “un numero massimo di richieste referendarie” per ciascun anno o per ciascuna legislatura. Inoltre, “la legge – ha spiegato l’assessore – prevederà la possibilità di anticipare il giudizio di ammissibilità”. Circa il referendum consultivo saranno individuati i “limiti di materia”.

A questo proposito Fragai ha detto che non potranno essere oggetto di consultazione referendaria “le materie inerenti tributi, tariffe e bilancio; le materie vincolate da leggi statali o da diritto comunitario; le questioni relative a nomine, designazioni e provvedimenti concernenti persone fisiche”. Gli esiti del referendum non saranno vincolanti, anche se il Consiglio e la Giunta saranno tenuti a tenerne conto.
Il documento presentato in aula da Fragai sottolinea infine che “l’esigenza partecipativa possa essere meglio soddisfatta senza la previsione di un determinato quorum di validità della consultazione”.


“E’ necessario che sulla disciplina normativa dell’istituto referendario sia l’Assemblea a giocare un ruolo da protagonista, ho dei dubbi sull’opportunità che sia la Giunta a dover presentare una proposta di legge sul referendum. Tra l’altro il Consiglio Regionale ha istituito la Commissione Speciale per gli Adempimenti Statutari proprio al fine di predisporre proposte di legge attuative dello Statuto”. Così il capogruppo de La Margherita in Consiglio regionale Alberto Monaci è intervenuto durante il dibattito in aula.

“In ogni caso – ha sottolineato Monaci - prima di procedere all’elaborazione e presentazione di una proposta di legge sul referendum è logico e opportuno che venga adottata la legge istitutiva del Collegio di Garanzia, organo deputato a pronunciarsi sull’ammissibilità dei quesiti referendari”.
Nel merito, il capogruppo Dl ha condiviso “l’obiettivo di debellare il fenomeno dei referendum cosiddetti “manipolativi””, esprimendo “contrarietà circa la previsione di legge di un numero massimo di richieste referendarie per ciascun anno o legislatura e di affidare alla Giunta regionale la competenza per la gestione della procedura referendaria”.

“Sul referendum consultivo – ha concluso Monaci – non c’è nessun dubbio sul fatto che vada esteso il diritto di voto anche agli stranieri residenti, in quanto questo istituto è uno strumento di partecipazione e non incide sulle politiche regionali”.

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