Consiglio d’Europa e Unicef per una società che tuteli maggiormente l’infanzia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2006 15:47
Consiglio d’Europa e Unicef per una società che tuteli maggiormente l’infanzia

Firenze, 11 dicembre- Dodici milioni di bimbi africani sono orfani e nella migliore delle ipotesi crescono con i nonni. Due milioni hanno l’AIDS, tantissimi vivono nella discriminazione, in miseria, tra malattie di tutti i tipi e nell’ignoranza. Questi sono solo allcuni dei dati emersi nel corso della riunione della Commissione degli Affari sociali e familiari dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, l’11 dicembre, all’Ospedale degli Innocenti, sede dell’Unicef di Firenze.

Raccapriccianti sono le cifre riguardanti la violenza e lo sfruttamento sessuali, il traffico di esseri umani e dei loro organi, l’impossibilità di stuiare. In una società egoista e violenta come quella del terzo millennio i bambini e le donne sono le vittime più vulnerabili.
La riunione della Commissione è stata eccezionalmente aperta dalla vice Segretaria Generale Maud de Boer Buquicchio che ha ricordato le iniziative del Consiglio d’Europa in difesa dell’infanzia e la campagna di sensibilizzazione triennale “Costruiamo un mondi per e con i bambini”.
Dai vari interventi dei membri della Commissione, tra cui l’On.

Donato Mosella, deputato della Margherita, è emerso che i bambini sono quasi sempre assenti dai programmi politici e solo ricettori passivi di carità. Invece, sono i cittadini – quindi gli elettori – di domani. Qualcuno ha detto che tutti i bimbi dovrebbero poter sognare. E altri ha aggiunto «e anche il diritto di vedere realizzati i propri sogni».
Secondo molti parlamentari dell’Assemblea di Strasburgo non servono le leggi e le convenzioni senza la reale volontà di tutti di combattere le violenze, che il più delle volte non sono cruente ma altrettanto gravi.

Per esempio, nessuno vuole adottare un bambino ammalato.
Ricorrendo il 60° anniversario della fondazione dell’Unicef, la presidente dell’Unicef di Firenze Marta Santos Pais ha celebrato la ricorrenza e presentato un rapporto dettagliato sulle prevaricazioni subite nel mondo dai bambini e dalle donne. Secondo la Signora Pais, infatti, se le madri avessero più voce in capitolo l’infanzia sarebbe più protetta.
Monitorando i 46 stati che aderiscono al Consiglio d’Europa, però, si nota che le violenze sui bimbi non avvengono solo nelle zone di guerra o colpite dalla carestia, ma anche nella civilissama Europa dove le pene corporali e la violenza familiare sui bambini sono ancora molto diffuse.

Il Consiglio d’Europa cerca di coordinare le strategie nazionali per combattere il fenomeno. E in quest’opera ha trovato il valido aiuto dell’Italia, la cui legislazione in materia di protezione dell’infanzia è all’avanguardia.

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