Legge sui servizi pubblici: concorrenza, liberalizzazioni e privatizzazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2006 19:43
Legge sui servizi pubblici: concorrenza, liberalizzazioni e privatizzazioni

Firenze, 1 Dicembre 2006- Lunedì prossimo, 4 dicembre 2006, alle ore 10.30 presso la sala conferenze del Gruppo regionale di Forza Italia, al secondo piano di Palazzo Panciatichi in Via Cavour, 4 a Firenze, Il Gruppo regionale di Forza Italia organizza una Tavola rotonda sul tema “Legge sui servizi pubblici: concorrenza, liberalizzazioni e privatizzazioni”.

Alla Tavola rotonda moderata dal giornalista Andrea Bovini parteciperanno:
– Il Presidente del Gruppo regionale di Forza Italia Maurizio Dinelli
– l’Assessore regionale Agostino Fragai,
– il Presidente ANCI Toscana Paolo Fontanelli,
– il Presidente di CISPEL Toscana, Alfredo De Girolamo,
– il Portavoce dell’Opposizione, Alessandro Antichi.


– Hanno annunciato la loro partecipazione l’Unione Industriali Toscana, ed i Sindacati Cisl, Uil e Cgil.

Questa iniziativa s’inserisce all’interno della discussione sul protocollo d’intesa firmato il 13 novembre da alcuni Sindaci toscani, per la costituzione della Holding Toscana dei servizi pubblici. La firma dell’accordo avviene mentre la Toscana è ancora in attesa della presentazione da parte della Giunta regionale di una Proposta di Legge sul riordino dei servizi pubblici locali, che ormai ha accumulato un ritardo insostenibile.

L’obiettivo di Forza Italia, che sul tema ha depositato da tempo una propria Proposta di Legge (PdL n. 59 “Servizi Pubblici Locali”), è quello di promuovere un confronto sulla possibilità di aprire anche in Toscana verso la strada della concorrenza, della liberalizzazione nel settore dei servizi. Un processo ormai innescato sia a livello europeo che nazionale. La Toscana sembra invece concentrata a rilanciare un modello neo-municipale a scapito del sistema imprenditoriale privato e dei consumatori.

Per Forza Italia la politica si deve ritirare da tutti i territori che essa ha impropriamente occupato lungo l’interminabile stagione storica delle ideologie stataliste.

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