Colli fiorentini: entra nel vivo la raccolta delle olive, attese molto positive per l'olio nuovo

Redazione Nove da Firenze
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01 novembre 2006 20:13
Colli fiorentini: entra nel vivo la raccolta delle olive, attese molto positive per l'olio nuovo

Firenze, 1° novembre 2006- Si annuncia una buona annata per l’olio fiorentino, sia per quantità che per qualità. Nonostante i problemi che hanno caratterizzato la prima parte della stagione, come la cascola precoce dovuta alle condizioni climatiche e gli attacchi della mosca olearia, l’inizio della raccolta ha messo in luce un buon carico di olive sugli alberi della provincia fiorentina.
“I primi dati sulla raccolta – spiega Simone Tofani, responsabile del Settore tecnico della Cooperativa Agricola di Legnaia – evidenziano una buona produzione, anche se a macchia di leopardo e non uniforme sul territorio, per le vicissitudini climatiche dei mesi scorsi.

Particolarmente positiva la situazione per le varietà ‘Frantoio’ e ‘Leccino’, molto diffuse nella nostra area, mentre più scariche appaiono le piante della varietà ‘Moraiolo’. La raccolta è in stato avanzato di diverse zone, come Rufina, Pontassieve, Cadenzano, Montespertoli, Bagno a Ripoli e San Casciano e, già dai prossimi giorni potremo trovare in vendita le prime bottiglie di olio nuovo locale. I primi assaggi evidenziano un’alta qualità, caratteristica delle nostre colline.

I frantoi lavorano a pieno ritmo, anche se in questa fase iniziale le rese sono abbastanza basse, si parla di un 12 per cento di media, rispetto al 15-16 per cento che sarebbe la resa ottimale”.
Non sono pochi, infatti, i coltivatori che hanno deciso di anticipare la raccolta, approfittando delle condizioni climatiche positive e evitando il rischio di ulteriori attacchi della mosca olearia.
“Ritardando la raccolta – riconosce Tofani – si aumenterebbero le rese, perché le olive accrescono il loro grado di ‘inolizione’, cioè la percentuale di olio presente, e perdono acqua.

Il rischio è che, visto il caldo persistente, i frutti possano essere ancora attaccati dalla mosca olearia e sarebbe difficile intervenire con trattamenti ad hoc, venendo a mancare il tempo di carenza necessario prima della raccolta. Inoltre, se le condizioni climatiche peggiorassero, sarebbe problematica anche la raccolta”.
“La qualità dell’olio nuovo è ottima – riconosce Andrea Pavi, titolare dell’azienda agricola ‘Il Giardino’ di Acone, in Valdisieve -. Siamo già in fase avanzata della raccolta e gli assaggi del prodotto hanno dato esiti molto positivi, almeno per quanto riguarda la nostra zona.

Le rese non sono altissime, per adesso, ma non abbiamo avuto problemi né di cascola, né di mosca olearia e questo va tutto a vantaggio della qualità”.

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