Controlliamo tutto, tranne con chi lo bevi: i Vini a Denominazione d’Origine italiani e la loro tracciabilità a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2006 14:02
Controlliamo tutto, tranne con chi lo bevi: i Vini a Denominazione d’Origine italiani e la loro tracciabilità a Firenze

20 SETTEMBRE- Dopo l’uscita sui principali quotidiani e periodici nazionali, la campagna informativa “Controlliamo tutto, tranne con chi lo bevi”, realizzata da Federdoc in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, continua nelle stazioni e negli aeroporti di alcune città, e sugli autobus della capitale.

La campagna volta ai Vini a Denominazione d’Origine italiani e la loro tracciabilità, si presenterà nelle stazioni di Roma, Milano, Bologna, Verona, Firenze e Venezia attraverso il circuito “Grandi Stazioni”, e nei pannelli retroilluminati degli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Linate, Verona Villafranca, Olbia Costa Smeralda e Marco Polo di Venezia.

A partire da questi giorni, inoltre, e fino al prossimo dicembre gli spazi pubblicitari viaggeranno tutti i giorni nel centro di Roma sui Gulliver elettrici e sui maxi retro di oltre cento bus delle linee della capitale, a breve saranno visibili anche a Milano, Torino, Bologna, Firenze e Bari.

L’investimento totale per l’attuazione della Campagna promozionale è di circa un milione e cinquecento mila euro.



Federdoc ed i Consorzi sono stati inoltre impegnati a promuovere presso la stampa estera, gli importatori e la GDO questa grande innovazione. In tre anni, infatti, sono state realizzate conferenze stampa a Londra, Amsterdam, Bruxelles, Francoforte, Monaco di Baviera, Amburgo, San Francisco, Las Vegas, Seattle, Mosca e Tokyo accompagnate dalla distribuzione di materiale informativo sui vini italiani a D.O., stampato in inglese, francese, fiammingo, tedesco, giapponese e russo. Gli investimenti in queste iniziative hanno superato la cifra di € 800.000,00 in parte finanziata dall’Unione Europea.

Le Campagne informative svolte come supporto agli sforzi fatti da 28 Consorzi per 68 denominazioni d’origine, che sono partiti applicando il “Piano dei Controlli” su quasi il 50% del volume delle D.O.

prodotte in Italia, è uno strumento che non potrà non fornire ulteriori motivazioni ad altri Consorzi pronti fin d’ora a sostenere per le loro D.O. un processo di conoscenza, tutela e rintracciabilità; il D.M. 8/4/2006 consente infatti anche ad altri Consorzi la possibilità di applicare il Piano con tutti i molteplici effetti positivi già ottenuti e dal Ministero ampiamente riconosciuti. L’augurio è che altre risorse più importanti possano essere messe così a disposizione di tutti quei produttori che, credendoci, hanno investito in un sistema di controllo per il momento unico al mondo aiutandoli a valorizzare e promuovere la loro serietà.

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