Valorizzazione delle periferie fiorentine: ecco il progetto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2006 17:25
Valorizzazione delle periferie fiorentine: ecco il progetto

Valorizzare le periferie non come territori ai margini delle città, ma come luoghi complessi caratterizzati da trasformazioni e dalla complessità dei rapporti fra spazio, ambiente fisico e sociale. Di questa nuova accezione di periferia, intesa appunto come "Zona di Frontiere urbana", si occupa il progetto che ha ottenuto un finanziamento per 100.000 euro dalla Regione Toscana sulla base della legge regionale per gli interventi finalizzati alla promozione della cultura contemporanea. Il progetto nel suo insieme riguarda i cinque territori provinciali di Firenze, Prato, Lucca, Pisa e Livorno e raccoglie l'adesione di molti Comuni tra cui, nell'area fiorentina, Firenze, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Calenzano, e svariate istituzioni e associazioni culturali toscane.

Per quanto riguarda l'area fiorentina il progetto toccherà le zone dell'Osmannoro, Brozzi, S.Donnino/Le Piagge e Sollicciano, e l'Amministrazione Comunale coinvolgerà in primo luogo i Quartieri 4 e 5, e le Direzioni Decentramento, Urbanistica, Nuove Infrastrutture, Patrimonio e Sviluppo Economico. "Attraverso laboratori, iniziative culturali, multiculturalità e relazioni fra soggetti di etnia e religione diversa -ha detto l'assessore alla partecipazione democratica e ai rapporti con i quartieri Cristina Bevilacqua- il progetto consentirà la messa in circolazione di conoscenze per favorire la sperimentazione di nuovi modi di organizzare, condividere e anche ideare strutture di servizio per questi territori".

L'obiettivo è quello di sviluppare e diffondere nella popolazione, attraverso studi e analisi, un'accurata mappatura dei territori e, soprattutto attraverso pratiche partecipative, la consapevolezza verso il territorio. Il concetto di "Zona di Frontiera" nasce proprio dall'idea della periferia come luogo ad alta complessità di sfida nel rapporto con lo spazio, fra generi, generazioni e genti. Il progetto prevede infatti iniziative per favorire la rappresentazione in termini progettuali e partecipati di questi spazi, attraverso mostre, dibattiti, laboratori, che sollecitino lo sviluppo di processi evolutivi, auto organizzati e la tessitura di nuove relazioni sociali.

È prevista inoltre la pubblicazione di vari volumi sulla cultura dell'abitare, la produzione di video e un sito web per la gestione e diffusione in tempo reale del progetto.(mr)

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