Un libro per l'estate: grande diffusione per Vacanze Toscane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 agosto 2006 09:26
Un libro per l'estate: grande diffusione per <I>Vacanze Toscane</I>

"Com'erano belle le vacanze allora" viene da pensare sfogliando le pagine di "Vacanze toscane", la raccolta commentata di cartoline d'epoca con cui Andrea e Fabrizio Petrioli raccontano i luoghi di villeggiatura nel volume edito dalle edizioni Polistampa.
Il fascino delle belle immagini del libro è dovuto certo agli abiti immortalati e ai molti edifici in legno, o muratura, che oggi non esistono più. Ma lo stupore è dato dal fatto di trovare elencate località allora ambite, ma che oggi luoghi di villeggiatura non sono considerati più.

E' il caso di Livorno, dove i Bagni Pancaldi costituivano un'attrazione di livello nazionale.
Cosa è cambiato? La qualità dell'ambiente naturale. Posti come Viareggio, o Piombino erano poco più che piccole cittadine di mare. Si pensi alla considerazione di cui gode oggi Tirrenia, la meta di ripiego per i vacanzieri mordi e fuggi di una giornata. Eppure negli anni trenta il Regime progettava di realizzare proprio lì, a fianco dei primi stabilimenti cinematografici, una stazione balneare esclusiva di livello internazionale.

L'ambiente si sarebbe prestato: una spiaggia lunghissima con alle spalle un bosco di pini marittimi largo chilometri, un fondale sabbioso, ma ricco di vita marina, con un entroterra fresco e tranquillo.
Che rimane di quei tempi? Basta sorvolare il litorale pisano a bassa quota per rendersi conto dello snaturamento di cui è stato oggetto. Il mare è segnato da un'ampia chiazza scura, mentre la pineta sofferente mostra ampie radure occupate dal cemento. Così non resta, le vacanze, che sognarle, come allora, sulle pagine del libro dei fratelli Petrioli.

Nicola Novelli

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