Ci casca a fagiolo al Castello dell'Acciaiolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2006 14:14
Ci casca a fagiolo al Castello dell'Acciaiolo

Firenze, 31 luglio 2006- Mercoledì 2 agosto alle ore 21.30 presso il cortile del Castello dell'Acciaolo a Scandicci, in occasione della rassegna dedicata a "La lingua della scrittura" curata da Mauro Bagni, sarà presentato "Ci casca a fagiolo" 50 ricette con il prezioso legume ( Vallecchi, euro 5,50) simpatico volumetto della fortunata collana "I Quaderni del mangiar sano" che a partire da settembre sarà distribuita anche in edicola. Partecipano all'incontro Sergio Gatteschi direttore della collana e autore del primo titolo uscito con il titolo "Buono come il pane" e Gian Marco Mazzanti autore del volume e di molti dei titoli in collana.

La presentazione sarà accompagnata da una degustazione a cura di Slow Food.

Il volume
In principio erano esclusivamente i “fagioli dall’occhio”. Originari dell’Africa, ben presto risalirono il Continente Nero per poi arrivare in tutto il Mediterraneo e diffondersi precocemente un po’ in tutte le cucine del mondo ed essere apprezzati dalle grandi civiltà del passato. La più antica ricetta di fagioli che la storia ricordi è tratta dal famoso De re coquinaria di Marco Gavio Apicio (IV sec.

d.C.), dove i fagioli vengono dapprima fritti e poi saltati in tegame con finocchio verde e sapa (una specie del moderno aceto balsamico). E se sono stati i Romani a farci pervenire le prime ricette, pare invece che, presso gli antichi Egizi, i fagioli fossero legati a dei tabù alimentari, ma allo stesso tempo, fossero considerati un segno di offerta divina, come dimostra il ritrovamento del legume in alcune tombe. Anche presso i Greci, pur non essendone amanti, i fagioli godettero di una certa popolarità.

In Italia e soprattutto nelle regioni della Pianura Padana, già nel IX e X secolo la coltivazione dei fagioli si diffuse su larga scala. “Carne dei poveri” per antonomasia, erano parte integrante dell’alimentazione contadina, fino a quando in età moderna, la caratteristica cottura “nel fiasco”, tipica in Toscana, capace di ottenere fagioli teneri e integri nell’aspetto, lo fece apprezzare anche sulle mense dei ricchi. Al di là delle interessanti curiosità storiche e senza tralasciare una puntuale descrizione delle varietà di fagioli disponibili sul mercato, il volumetto ci introduce ad un ricettario ben curato dove i fagioli fanno da protagonisti, dall’antipasto al contorno, con un’attenzione sempre viva alla praticità dell’esecuzione e all’originalità degli accostamenti.

L'autore
Gian Marco Mazzanti è nato e vive a Firenze.

Sposato, con due figli, da oltre venticinque anni lavora nel settore abbigliamento ma da sempre coltiva, non per hobby, ma per passione, l'arte della cucina e di tutto quello che vi ruota attorno, a cominciare dalla riscoperta dei prodotti tipici e dalla rivalutazione delle ricette cosiddette povere. Questa sua passione, insieme ad un particolare attaccamento al territorio toscano, lo ha già visto autore, di alcuni libri di ricette, anzi, come lui ama definire, di.... «storia delle ricette».

Per la collana I Quaderni del mangiar sano ha curato: Liscio come l'olio, Mai dire mais, Ci casca a fagiolo, Spirito di patata, Ora sono cavoli, Mettitelo in zucca, tra le prossime uscite "Cioccolato che passione" e "Natale con i tuoi".

Collegamenti
In evidenza