Livorno, 27 luglio 2007 –  < Un gesto che a Livorno non era mai accaduto e che condanniamo con la massima fermezza >. Così si è espresso il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi non appena informato della comparsa di  scritte contro lo Stato d’Israele  sui muri di alcune abitazioni e attività di cittadini italiani di religione ebraica. 
< “Segnare” i luoghi in base al credo religioso di chi vi abita o lavora – ha aggiunto - è  un gesto raccapricciante, che evoca tempi bui: tempi e ideologie che non appartengono alla democrazia, che anzi sono stati da questa sconfitti e messi al bando >.
                          
                           
Secondo Cosimi < il confronto e lo scontro politico, anche molto aspro, non può e non deve mai generare discriminazioni, minacciare la convivenza civile e la libertà di espressione, politica o religiosa che sia. Per questo – sostiene - dobbiamo alzare barriere invalicabili di fronte a simili gesti, perché non abbiano modo di attecchire comportamenti aberranti, che oggi sono rivolti contro alcuni cittadini di religione ebraica, ma domani possono essere rivolti contro  cittadini di altre religioni, o contro chi è in qualche modo diverso>.
                          
                           
< Vorrei infine  ricordare a tutti – conclude il sindaco - che la pace si fa con il “nemico” ed è proprio nel momento in cui, con la conferenza di Roma, si aprono spiragli per fermare la guerra in Medio Oriente  che occorre trovare gli argomenti e le proposte che vadano nella direzione della distensione e della pace, non certo in quella dell’esasperazione e del muro contro muro >.
                          
 
     
             
					 
					