Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea
A Palazzo Strozzi dal 10 maggio al 30 giugno 2006

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2006 14:13
Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea<BR>A Palazzo Strozzi dal 10 maggio al 30 giugno 2006

Quadrifoglio compie cinquant’anni di gestione dei rifiuti, ma anche - sempre di più - nella sensibilizzazione e nell’educazione alle raccolte differenziate. Cinquant’anni che vengono festeggiati adesso con una grande mostra: Rifiuti preziosi. Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea.
Curata da Maurizio Vanni, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Sovrintendenza Speciale del Polo Museale Fiorentino, del Consiglio della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, di Federambiente e di Conai, delle Fondazioni Mimmo Rotella, Primo Conti e Giorgio Marconi, la mostra sarà ospitata alla Strozzina di Palazzo Strozzi dal 10 maggio al 30 giugno 2006.

Tre diverse sezioni per attirare l’attenzione del visitatore sui mille oggetti, ritenuti inutili, che ciascuno di noi getta quotidianamente, ma anche e soprattutto per avvicinarlo agli artisti, di ieri e di oggi, che con quei mille oggetti hanno dato vita a vere e proprie opere d’arte. Non arte-spazzatura dunque, ma spazzatura che diventa arte, grazie ad un continuo trasformarsi delle cose, ad un loro eterno riciclo, che porta quegli stessi oggetti a non morire mai.
L’esposizione si apre con una sezione istituzionale dedicata ai cinquant’anni di Quadrifoglio.

Anni che saranno presentati attraverso foto storiche provenienti dall’archivio dell’azienda, un video su “L’ultimo viaggio dei rifiuti” ed alcuni mezzi d’epoca per la raccolta della spazzatura.
Una seconda sezione presenterà invece i lavori di pittori, scultori, ceramisti, video artisti, fotografi, registi, designers di bijoux e stilisti di moda, tutti chiamati appositamente dal curatore della mostra a realizzare delle opere attraverso il riciclo di materiali usati, il recupero di oggetti in disuso e l’utilizzo, diretto o indiretto, di rifiuti.

A rispondere all’appello sono stati i pittori Luca Alinari, Manlio Allegri, Marco Borgianni, Elio De Luca, Giuliano Ghelli, Giulia Landrichter, Amanda Lear, Silvio Loffredo, Francesco Musante, Francesco Nesi, Antonio Possenti, Alfredo Rapetti, Sergio Scatizzi e Giampaolo Talani; gli scultori Aviero, Salvatore Cipolla, Eugenio Riotto, Giuliano Tomaino e Mauro Vaccai; i ceramisti Eugenio Taccini e Marcello Fantoni; il video artista Lorenzo Pizzanelli ed i fotografi Andrea Biancalani, Marina Gavazzi e Mauro Muggia; il regista Mimmo Calopresti; il designer Giovanni Erbabianca, i bijoux designers Angela Caputi e AFB (Artigiana Fiorentina Bigiotteria), e infine gli stilisti Luisa Cevese e Enrico Antinori.


Chiude la mostra una sezione storica, che proporrà le incredibili opere degli esponenti più importanti del Nouveau Réalisme, il movimento teorizzato da Pierre Restany nel 1960. Ci saranno le Compressioni di César e le Poubelles e le Accumulazioni di Arman; gli Impacchettamenti di Christo, gli Assemblage e i provocatori Detrompe-l’oeuil di Daniel Spoerri; un Collage di Tinguely e alcuni tra i manifesti strappati più importanti di Mimmo Rotella; un lavoro giocoso e colorato di Niki De Saint-Phalle, due Assemblage di Gérard Dechamps e alcuni dipinti fatti con materiali di riuso di Bruno Ceccobelli; una delle installazioni di cartone della serie “Homeless” di Gianfranco Pardi ed una con i quotidiani oggetti di Lucio Del Pezzo.

Uno spazio particolare sarà poi creato per Louise Nevelson con le sue celeberrime composizioni lignee monocrome, Enrico Baj, con i suoi Generali, le sue Dame e i suoi Totem lignei e Renato Mambor, con alcune composizioni con oggetti presi “tali e quali”.
Ad unire le diverse sezioni della mostra, ci saranno dei percorsi ludici un po’ dadaisti, che attraverso segnali audio-visivi, fragranze da odorare, materiali da toccare e sostanze da assaggiare, avvicineranno lo spettatore - attraverso un approccio polisensoriale - al mondo dei rifiuti recuperati dagli artisti.

Lo scopo è quello di sensibilizzarlo, renderlo responsabile e consapevole, facendolo però divertire. In questo modo si vogliono coinvolgere soprattutto i bambini, perché contribuiscano sin d’ora a rendere migliore il mondo in cui vivranno. Appositamente creato per loro è per esempio il videogioco di “Rifiutino”, un personaggio armato di scopa come fosse una mazza da baseball, che deve lanciare i rifiuti che gli cadono dal cielo negli appositi cassonetti della raccolta differenziata. Ogni bambino, uscendo dalla mostra, potrà scaricare gratuitamente il gioco sul proprio telefono cellulare.
Da segnalare infine la videoperformance di Lorenzo Pizzanelli, che catapulterà il visitatore all’interno di un cassonetto virtuale, trasformandolo per un momento in un rifiuto tra i rifiuti e il documentario di Mimmo Calopresti “Appunti per un romanzo sull’immondezza” su materiale cinematografico inedito girato da Pier Paolo Pasolini in occasione dello sciopero dei netturbini del 24 aprile 1970.
L’intera manifestazione sarà supportata a livello editoriale da due preziosi volumi (Carlo Cambi editore) che conterranno, oltre alle presentazioni delle autorità, del Presidente della Quadrifoglio SpA, il saggio del curatore dell’evento, gli scritti di Giulio Andreotti, Mogol, Mimmo Calopresti, Antonio Paolucci, Pier Francesco Listri e Alessandro Coppellotti.

Notizie correlate
In evidenza