Un quadro a tinte fosche quello dipinto dall’anagrafe delle imprese artigiane di Firenze e provincia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2006 13:42
Un quadro a tinte fosche quello dipinto dall’anagrafe delle imprese artigiane di Firenze e provincia

Firenze, 3 maggio 2006- Per il 1° trimestre del 2006, conta 586 imprese in meno rispetto al 4° trimestre del 2005 e 348 in meno sul 1° trimestre 2005 (fonte Unioncamere-Infocamere, Movimprese).
In stato d’allarme il comparto tessile-abbigliamento-pelletteria (-109 imprese sul 4° trimestre 2005) ed in perdita settori trainanti tra cui legno (-4,40%), mobili (-3,95), stampa (-3,02%), auto e moto officine (-2,34%), trasporti (-1,81%) e alimentare (-0,73%). Cede, inaspettatamente, anche l’edilizia con una diminuzione di 180 unità (-1,57%).
“Unico segnale positivo la crescita del numero di società di capitale (+3,17%) a dimostrazione dell’impegno che gli artigiani spendono per rafforzare la struttura societaria delle loro aziende” dichiara Daniela Checchi, Direttore di Confartigianato Imprese Firenze.
“Diventa più che mai urgente un trattamento d’urto che restituisca vigore e fiducia alle piccole imprese.

Un sistema combinato di politiche locali e nazionali in grado di sostenere lo sviluppo delle Pmi e liberarle dalla zavorra di quei costi (dagli energetici ai burocratici) che ne comprimono le capacità competitive. A livello locale appare più che mai indispensabile una politica dedicata alle piccole imprese attraverso l’istituzione di un assessorato ad hoc come già sollecitato da tempo dalla nostra associazione” conclude Daniela Checchi.

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