Assemblea Artigiancredito: il punto sui rapporti banche - imprese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 aprile 2006 23:18
Assemblea Artigiancredito: il punto sui rapporti banche - imprese

PRATO – Scorrendo tra le diverse forme di credito “garantito”, si scopre è stata la voce di finanziamento più richiesta nel 2005: affidamenti nel breve termine, per un totale di 9.440.700 euro di richieste di “garanzia” (+2.487.700 rispetto al 2004) che, sommate a quelle rinnovate nel corso dell’anno ammontano a 22.812.852,86 euro, per anticipazioni ed affidamenti in conto corrente.

Leggermente superiore all’anno precedente, invece, il trend delle garanzie rilasciate su finanziamenti a medio lungo termine, destinati a investimenti in macchinari e tecnologie, ristrutturazioni finanziarie e piccoli prestiti, per un totale di 15.218.800 euro (ma che si traduce in un totale di “garanzie residue” in essere al 31 dicembre 2005 di 53.194.663,68 euro).

In occasione dell’approvazione del bilancio dell’esercizio 2005, avvenuta ieri sera, l’Assemblea annuale di Artigiancredito di Prato, struttura creditizia facente capo a Confartigianato Imprese Prato, ha cercato di fotografare la realtà delle piccole imprese prendendo in esame le diverse tipologie di finanziamento e accesso al credito relative all’anno scorso.



“Il fatto che nel corso del 2005 siano aumentate le richieste di piccoli prestiti e anticipi legati alla gestione – spiega il presidente di Artigiancredito di Prato, Lido Lascialfari – con una spinta ancora debole per quanto riguarda i finanziamenti nel medio e lungo termine destinati agli investimenti, la dice lunga sulla difficoltà incontrate dalle piccole imprese e che hanno certamente inciso in modo negativo sulla capacità d’investire in nuove tecnologie e proiettarsi sui mercati”.

Ma sul mercato finanziario incombe anche la “spina” di Basilea 2 che nel 2007 determinerà non pochi mutamenti nel sistema dell’accesso al credito delle piccole imprese.



“Un sistema che sta già cambiando – fa notare Lascialfari – ed ha già mostrato segni di rigidità e ristrettezza, soprattutto laddove non si verifica il ricorso a forme di credito ‘garantito’ come quelle offerte da Artigiacredito, che si pone nel ruolo determinante di interfaccia tra il mondo dell’impresa e quello delle banche. E il 2005 è stato certamente ancora un anno segnato da poche luci e molte ombre, dovute per lo più al prolungarsi del clima d’incertezza nel distretto ed alle diversità criticità mostrate dal sistema impresa”.

In questo contesto s’inserisce ancora l’azione svolta da Artigiancredito di Prato che ha saputo rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze del mercato e ha confermato una positiva capacità d’intervento con risultati importanti in termini di impieghi e prestazioni di “garanzia” (il totale delle garanzie deliberate nel 2005, nelle diverse forme tecniche, ha riguardato 635 imprese) ma anche di consulenza e assistenza creditizia alle imprese.



Artigiancredito di Prato verso la fusione – proprio in virtù delle nuove regole di Basilea 2 e della recente legge sui Confidi, Artigiancredito di Prato, la struttura creditizia facente capo a Confartigianato Prato partecipa al progetto di fusione per incorporazione in Artigiancredito Toscano, nel quale convergono tutti i Confidi della Toscana aderenti al Sistema. “Nascerà in pratica - spiega il direttore di Artigiancredito di Prato, Paolo Scannerini - un unico Consorzio di primo livello, con le caratteristiche per iscriversi come “intermediario” finanziario (Art.107 TUB), capace di prestare “garanzie” che saranno riconosciute valide anche ai fini della “ponderazione del rischio bancario” e di operare in modo più ampio e articolato, con positivi riflessi nel rapporto tra banca e impresa assistita.



Consulenza all’impresa, un servizio che funziona – Accompagnare le aziende nelle strategie finanziarie più adeguate alle loro esigenze e ai loro bilanci aziendali: questo l’ulteriore impegno di Artigiancredito di Prato che, in tutto l’arco del 2005, ha sostenuto e assistito 106 aziende nell’ambito della programmazione del loro sviluppo, sostenuto attraverso la ricerca di crediti speciali, la richiesta di agevolazioni pubbliche e private, la predisposizione di “business plan” e progetti di “start - up” alle imprese.

I numeri della struttura – Per quanto riguarda l’assetto societario di Artigiancredito di Prato, la compagine societaria si è ulteriormente allargata, arrivando a 3.566 soci che risultano iscritti al 31 dicembre 2005, con un conseguente aumento del valore del capitale sociale passato a 1.477.137,72 euro.

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