Per il pomodoro della Valdichiana l’etichetta in origine in vigore dal 15 giugno 2006

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2006 13:41
Per il pomodoro della Valdichiana l’etichetta in origine in vigore dal 15 giugno 2006

Siena, 8 marzo 2006- Arriva la tutela dell’origine per la passata di pomodoro. Una vittoria targata Coldiretti e consumatori, che va a difendere le produzioni di pomodoro della Valdichiana senese, dove nei 500 ettari coltivati a coltura specializzata si producono 35mila tonnellate di prodotto fresco per l’industria (in Toscana 200mila tonnellate in 3000 ettari). Dal prossimo 15 giugno, data in cui entrerà in vigore il provvedimento, per la passata di pomodoro sarà obbligatorio indicare in etichetta la provenienza, secondo quanto prevede il decreto interministeriale firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno e dal Ministro delle Attività produttive Claudio Scajola, per impedire di spacciare come Made in Italy gli oltre 100 milioni di chili di pomodoro conservato arrivato in Italia dalla Cina nel 2005.


Soddisfazione di Coldiretti per un provvedimento fortemente sostenuto dalla raccolta di centomila firme in tutta Italia, e alcune migliaia nella sola provincia di Siena, da parte della Coldiretti e dei consumatori per garantire trasparenza di mercato e consentire di effettuare scelte di acquisto consapevoli, senza dover per forza attendere le emergenze sanitarie come è accaduto con la mucca pazza e l'influenza aviaria.
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Ora tutti i derivati del pomodoro ottenuti dalla diluizione del concentrato di minore qualità e provenienti dall'estero – prosegue Beninati - potranno essere posti in vendita sul mercato nazionale solo con denominazioni differenti e con l'indicazione dello Stato di origine, tali da non creare confusione con la vera passata di pomodoro Made in Italy. Il nuovo provvedimento prevede che sulle etichette venga obbligatoriamente indicata "la zona di coltivazione del pomodoro fresco utilizzato" a partire dal 15 giugno 2006 e completa - spiega - la precedente normativa che prevede che la vera passata Made in Italy debba essere ottenuta solo direttamente da pomodoro fresco con l'eventuale aggiunta di spezie, erbe, piante aromatiche e sale ma con una presenza di bucce e semi non superiore al 4% del prodotto finito>>.


Firme illustri fra i firmatari senesi della petizione popolare promossa da Coldiretti a difesa del pomodoro made in Italy: Giuseppina Di Rosa, prefetto di Siena; Claudio Galletti, assessore provinciale all’agricoltura; Vittorio Galgani, presidente della Camera di Commercio di Siena; Maurizio Cenni, sindaco di Siena; Gabbriello Mancini, vicepresidente della Fondazione Mps; Salvatore Maruotti, presidente della Confcooperative di Siena, e Riccardo Tiribilli, Abate di Monte Oliveto Maggiore.


Con l'indicazione obbligatoria dell'origine del pomodoro nella passata si compie un ulteriore passo in avanti in un percorso di trasparenza fortemente sostenuto dalla Coldiretti iniziato dopo la crisi mucca pazza con l'etichettatura di origine della carne bovina che si è unita all'obbligo di indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, all’arrivo dal primo gennaio 2004 del codice di identificazione per le uova, all'obbligo di indicare in etichetta, a partire dal primo agosto 2004, il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto, all'etichetta di origine per il latte fresco del giugno 2005 e a quella introdotta il 17 ottobre scorso per la carne di pollo e dei suoi derivati.

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Pomodoro: i numeri della produzione e consumi in Italia

Produzione: l'Italia è il secondo produttore mondiale dopo gli Usa con un raccolto di pomodoro per l'industria di trasformazione di circa 5 milioni di tonnellate.

Dal 1990 la Cina produce pomodoro e oggi rappresenta il terzo bacino di produzione dopo Stati Uniti e Unione Europea con un consistente flusso di esportazioni verso l'Italia.

Importazioni: dalla Cina arrivano in Italia oltre 100mila tonnellate all’anno di concentrato di pomodoro.

Consumo medio a famiglia: 31 kg di pomodori trasformati, di cui 14 kg di pelati; 11 kg di passate; 5 kg di polpe o pomodoro a pezzi (5 Kg); 1 kg di concentrati e di altri derivati.

Spesa media acquisti familiari di pomodoro in scatola: 442 milioni di euro per acquistare ben 545 mila tonnellate di pomodori in scatola o in bottiglia.

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