Vignette sataniche sì... ma non su Berlusconi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2006 18:16
Vignette sataniche sì... ma non su Berlusconi

Firenze, 6 marzo 2006- Nei giorni scorsi un negozio di antichità di Borgo La Croce ha esposto sulla sua vetrina un cartello con foto di Berlusconi racchiusa entro il classico divieto di ingresso.
Il consigliere comunale di Forza Italia Enrico Bosi l'ha presa male. Con un'interrogazione rivolta al Sindaco, lo invita a disporre una verifica da parte del Corpo di Polizia Municipale per l'accertamento della violazione della norma del codice penale. Precisa infatti che il codice penale - art. 663 - prevede che " chiunque, in un luogo pubblico e aperto al pubblico, vende o distribuisce o mette comunque in circolazione scritti o disegni, senza avere ottenuto l'autorizzazione richiesta dalla legge, è punito con l'arresto fino ad un mese e con l'ammenda fino a lire cinquantamila.

Alla stessa pena soggiace chiunque, senza licenza dell'Autorità e senza osservarne le prescrizioni, in luogo pubblico aperto o esposto al pubblico, affigge scritti o disegni, o fa uso di mezzi luminosi o acustici per comunicazioni al pubblico, o comunque colloca iscrizioni o disegni.
Bosi, ritenedo che la vignetta si configuri come un atto di discriminazione politica propria dei regimi totalitari, invierebbe la polizia contro l'artigiano fiorentino, un po' come Berlsuconi, quando nel Palazzo di Giustizia di Milano, ordinò ai Carabinieri di arrestare un cittadino che lo aveva offeso con un bel "Buffone!".

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