Scade lunedì 6 marzo il termine per l’iscrizione alla prima edizione del modulo professionalizzante in Tecnico Esperto in mediazione dei conflitti sociali e interculturali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2006 17:10
Scade lunedì 6 marzo il termine per l’iscrizione alla prima edizione del modulo professionalizzante in <I>Tecnico Esperto in mediazione dei conflitti sociali e interculturali</I>

Firenze 3 marzo 2006 - Sarà la Toscana ad ospitare il primo modulo professionalizzante per "Tecnico Esperto in mediazione dei conflitti sociali e interculturali". Un percorso formativo che si snoderà da aprile 2006 a aprile 2007 organizzato dall'Università di Firenze (Corso di Laurea Interfacoltà “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti”, Facoltà di Scienze della Formazione – Facoltà di Scienze Politiche). Il modulo professionalizzante offrirà una formazione approfondita sugli strumenti della mediazione attraverso l'integrazione di tre grandi culture di gestione costruttiva del conflitto: il problem solving (approccio "anglosassone" alla mediazione), la tradizione della psicologia umanistica (psicologia della comunicazione, ascolto attivo, conoscenza e gestione delle dinamiche di gruppo), la teoria e la pratica della nonviolenza.

La direzione scientifica del modulo professionalizzante è affidata a Giovanna Ceccatelli Gurrieri, docente di sociologia dei processi culturali presso la Facolta' di Scienze della Formazione.

“Il termine mediazione indica un insieme di tecniche e di approcci per la soluzione costruttiva dei conflitti senza il ricorso al giudice - spiega Giovanni Scotto, Coordinatore del modulo in "Tecnico Esperto in mediazione dei conflitti sociali e interculturali" - Nel corso di una mediazione uno o più esperti esterni aiutano infatti le parti coinvolte a trovare una soluzione soddisfacente per tutti, favorendo la comunicazione e la ricerca creativa di vie di uscita dal conflitto.”

“Questo modulo – continua Scotto – intende proprio formare risorse qualificate per la gestione costruttiva dei conflitti di tutti i giorni: dai problemi di vicinato, ai conflitti nelle scuole, alla sempre più crescente dimensione interculturale, per affrontare le relazioni problematiche e i conflitti tra persone appartenenti a culture differenti.

Obiettivo del corso è quello di creare una cultura diffusa della gestione costruttiva del conflitto, cercando di radicare per la prima volta lo strumento della mediazione nel vivo dei problemi sociali della Toscana”

Obiettivo del modulo professionalizzante è quello di formare persone che saranno in grado sia di dare un aiuto a risolvere conflitti concreti nei contesti quotidiani, sia di contribuire alla prevenzione dei conflitti interculturali favorendo la comprensione delle diverse culture, favorendone l'inserimento in attività di mediazione già presenti sul territorio fiorentino e regionale.

I mediatori dei conflitti sociali ed interculturali saranno in grado di produrre analisi e ricerche-intervento, di effettuare interventi formativi e di sensibilizzazione sul tema della trasformazione costruttiva dei conflitti e di intervenire direttamente nelle situazioni conflittuali.

Con il modulo professionalizzante si consegue una qualifica professionale riconosciuta. La formazione, che avrà la durata di un anno (da aprile 2006 a aprile 2007), consiste in 250 ore d'aula effettuate durante i fine settimana e 250 ore di tirocinio.

Sono parte integrante del modulo professionalizzante esami del Corso di Laurea “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti” per un totale di 10 crediti.

Un principio guida del percorso sarà inoltre costituito dalla presentazione di esperienze condotte a livello internazionale, con l'invito di relatori provenienti dall'estero (dalla zona dei Balcani e dagli Stati Uniti).

"Il corso di laurea "Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti" lavora da diversi anni alla formazione di figure professionali dedite alla soluzione costruttiva dei conflitti in Italia e all'estero - continua Giovanni Scotto - nel prossimo anno accademico intendiamo rilanciare offrendo un vero e proprio Master in Mediazione dei conflitti sociali e interculturali".

Condizioni di partecipazione
La partecipazione al modulo professionalizzante è limitata ad un massimo di 20 persone.

Titolo preferenziale per l'accettazione è la condizione di studente del Corso di Laurea “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti” (II o III anno). Successivamente saranno prese in considerazione le domande pervenute da studenti di altri corsi di laurea dell’Ateneo e infine quelle provenienti da persone esterne all’Università. Viene richiesta ai partecipanti una buona conoscenza della lingua inglese.

Le domande di iscrizione al modulo, corredate da una descrizione delle motivazioni a partecipare e da un curriculum vitae, vanno inviate per posta ordinaria o recapitate a mano al Direttore del modulo, Prof.

Giovanna Ceccatelli Gurrieri, Dipartimento di Studi Sociali, via Cavour 82 – 50129 Firenze, entro il 3 marzo 2006. Le selezioni si svolgeranno durante il mese di marzo. L'inizio delle lezioni è previsto per il 23 marzo.

La partecipazione al corso è gratuita.

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