Fortezza: rischio illegittimità per i lavori del parcheggio?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2005 19:25
Fortezza: rischio illegittimità per i lavori del parcheggio?

«Unaltracittà/Unaltromondo e Rifondazione comunista chiedono alla giunta Domenici di poter consultare il progetto di modifica e di demolizione del manufatto esterno al parcheggio in costruzione in piazzale Caduti dei Lager». Annunciano così una interrogazione urgente al sindaco Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, e Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione comunista a Palazzo Vecchio. La richiesta giunge dopo le dichiarazioni di Gaetano Di Benedetto - direttore dell'Urbanistica e responsabile unico del procedimento relativo al parcheggio della Fortezza - pubblicate nei giorni scorsi dalla stampa cittadina.

«Di Benedetto ha fatto intendere – sostengono De Zordo e Nocentini - che non esiste alcun progetto approvato dalla giunta che preveda le ultime demolizioni e i lavori in corso da agosto ad oggi».
Di Benedetto ha inoltre sostenuto che la delibera di modifica del progetto del parcheggio, approvata dalla giunta in agosto in contemporanea con quella di riequilibrio finanziario della 'finanza di progetto', «si è resa indispensabile per accedere al mutuo di 1.847.221 di euro necessari per la prima fase di demolizioni, quelle realizzate nel 2004 in base al terzo verbale di ricognizione» e quindi, secondo Di Benedetto, «fare riferimento alle carte è sorpassato», in quanto l'ultima delibera della giunta descriveva e valutava i costi di una situazione già superata.
«Sono affermazioni sorprendenti - spiegano De Zordo e Nocentini - e giustificano il fatto che sia 'gennaio 2005' la data riportata sulle carte del progetto approvato in agosto, riferendosi a una situazione precedente al parere del Comitato del Ministero dei Beni Culturali.

Quindi non esisterebbe a oggi un nuovo progetto approvato che preveda legittimamente le ulteriori demolizioni e i lavori con i quali il cantiere ha ripreso in agosto. Se così fosse, il sindaco dovrebbe fermare il cantiere, fino a quando la giunta non approva il nuovo progetto con le ultime modifiche e nel dettaglio i relativi costi per la collettività».

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