Giornata di premiazione e di retrospettiva quella di domenica 6 novembre che si apre alle 9.30 all’Istituto Francese con il classico Perceval le gallois (1978) di ROHMER. Il cinema diventa astrazione letteraria prendendo a prestito il monumentale testo di Chrétien de Troyes, l’epopea dei cavalieri della tavola rotonda tutta giostrata sul più finto dei set cinematografici: il debutto di Fabrice Luchini.
Ci spostiamo al Gambrinus dove in sequenza, a partire dalle 18, passano Le genou de Claire (1970), l’ossessione feticistica di Jean-Claude Brialy; alle 20.30 La marquise d'O… (1976), capolavoro in stile neoclassico dal romanzo di Heinrich Von Kleist, memorabili protagonisti Bruno Ganz ed Edith Clever; e alle 22.30 Les nuits de la pleine lune (1984), una deliziosa commedia delicata come una sonata di Mozart, intorno all’irrequieta protagonista Pascale Ogier.
(Coppa Volpi miglior interprete femminile al festival di Venezia).
Il pomeriggio al Gambrinus si apre alle 16.00 con l’omaggio a JACQUES TATI di cui viene presentato Mon oncle (1958), capolavoro di inediti formalismi estetici di rigorosa impostazione modernista, in anticipo sui tempi, restituito al suo originale splendore in bianco e nero grazie al restauro effettuato dalla Fondazione Gan per il cinema. Alle 20.30 la cerimonia di consegna dei premi (Gran Prix, premio degli studenti, del pubblico, di TV5) da parte della giuria presieduta da Marco Bellocchio.
