14.310 casi stimati di Alzheimer e demenza senile in provincia di Firenze, su una popolazione di 223.613 anziani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2005 23:51
14.310 casi stimati di Alzheimer e demenza senile in provincia di Firenze, su una popolazione di 223.613 anziani

6.131 i casi nel Comune capoluogo su 95.833 residenti over 65. Dati significativi, comunque sottostimati, riferibili per il 50% a malati di Alzheimer, e in aumento, parallelamente al prolungarsi della vita media e in conseguenza del fatto che è proprio l’età il fattore principale collegato alla malattia. In occasione della XII Giornata mondiale sull’Alzheimer, la Provincia ha promosso per oggi pomeriggio nella Sala Rossa di Palazzo Medici Riccardi un incontro sulla malattia, nell’ambito di ‘Agenda 21’.

In discussione i problemi dell'ambiente di vita e delle relazioni delle persone affette e dei loro familiari e il legame fra sviluppo sostenibile e interventi sulle condizioni di particolare disagio sociale. ‘Alzheimer: l’ambiente di vita, relazionale e sociale per il malato e la famiglia’ è il titolo dell’iniziativa. Introduce Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze; modera Alessandro Martini. Partecipano: Gianni Salvatori, assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana; Graziano Cioni, Presidente della Società della Salute di Firenze; Luigi Nigi, assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze; Romano Del Nord, Dipartimento di Architettura, Università di Firenze; Manlio Matera, Presidente Aima Firenze.

L’incontro viene ricondotto ad ‘Agenda 21’, un percorso volto a realizzare migliori condizioni di vita e di benessere per tutti i cittadini, rafforzando la solidarietà sociale e insieme riconoscendo le differenze e le peculiarità di ciascuno. “I nuovi supporti tecnici e tecnologici oggi disponibili – hanno spiegato gli assessori - consentono di affrontare, migliorandoli, molti aspetti del rapporto con la malattia e la complessiva sicurezza del sistema”. Sviluppo sostenibile è anche riconoscere che l’attenzione verso chi si trova in condizioni di particolare disagio “offre l’opportunità di migliorare la qualità della vita per i malati e per le loro famiglie.

In questo contesto”. Particolarmente significativo appare allora il percorso rivolto a tanti soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer, ai loro familiari, agli operatori ed ai responsabili delle istituzioni che proprio il 21 settembre di ogni anno celebrano la specifica giornata mondiale.


Alzheimer Per saperne di più

Il problema Alzheimer
La Demenza è una sindrome caratterizzata da sintomi cognitivi e sintomi psichiatrici, determinata da una classe di patologie correlate con l’età, alcune delle quali - come la malattia di Alzheimer - hanno natura degenerativa, altre vascolare.

La Demenza ha le caratteristiche di una malattia cronica, con un decorso che può superare i dieci anni e fasi critiche che possono essere causate dalla presenza di gravi disturbi del comportamento, da episodi traumatici o da patologie concomitanti. Essa impegna pesantemente le risorse familiari, richiedendo una assistenza o una sorveglianza del malato sulle 24 ore già a pochi anni dalla comparsa dei primi sintomi.
Il principale fattore di rischio per la demenza è l’età: sviluppa la demenza circa il 5 % delle persone di età superiore ai 65 anni e circa il 20 % delle persone di età superiore agli 80 anni.
A causa del progressivo invecchiamento della popolazione mondiale, il numero di persone con demenza raddoppierà nei prossimi 15 anni.



Dati demografici ed epidemiologici
Nella tabella sono riportati dati demografici dell’ISTAT, aggiornati all’1 gennaio 2004, e casi presunti di demenza, stimati sulla base dei dati di prevalenza dello Studio ILSA (Studio Italiano Longitudinale sull’Invecchiamento).

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