Partecipazione Democratica: interviene l'assessore Bevilacqua

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2005 19:04
Partecipazione Democratica: interviene l'assessore Bevilacqua


di Cristina Bevilacqua, assessore alla Partecipazione Democratica, Rapporti con i Quartieri, Nuovi Stili di Vita - Consumo critico

In risposta all'articolo apparso nel notiziario Nove da Firenze dal titolo "Dal Piano Strategico al Piano Strutturale: la città richiede nuovi strumenti di partecipazione democratica" raccolgo alcune delle osservazioni della nota sui nuovi strumenti di partecipazione che ritengo utili e apprezzabili all’interno di una analisi che per molti aspetti è certamente legittima, ma non condivisibile.

Non solo la città, ma una nuova cultura politica richiede nuovi strumenti di partecipazione democratica cercando di costruire esperienze dalle occasioni che si pongono nell’amministrare la nostra città, per farne pratiche ordinarie del rapporto tra cittadini e istituzioni.
Una costruzione che si sta affrontando attraverso la valorizzazione degli strumenti già attivi come le consulte e le audizioni nelle commissioni, ma soprattutto sperimentando – come in alcune altre parti d’Italia – pratiche partecipative allargate sulle grandi questioni della vita politica della città, come il programma di mandato e il piano strutturale, o sulle questioni specifiche del territorio o dei servizi, come i laboratori di quartiere e gli organismi della Società della Salute.
Nella città di Firenze si stanno sperimentando opzioni informali per farne anche a seguito di una valutazione degli esiti strumenti ordinari e formali.

In questo percorso si parte da un confronto su opzioni e proposte per costruire insieme regole e forme della partecipazione.
E d’altra parte va ricordato come il lavoro intrapreso dalle pubbliche amministrazioni che cercano di cimentarsi con il difficile tema della partecipazione, in rarissimi casi ha portato a regolamentare gli strumenti individuati, segno che anche altrove le difficoltà non mancano.
Il Forum per il Piano strutturale è lo strumento che la Commissione urbanistica del Consiglio comunale di Firenze, i Consigli di Quartiere e gli Assessorati alla Partecipazione democratica e Urbanistica si sono dati per istituzionalizzare un’ampia discussione pubblica su questo tema strategico per il futuro della città, uno strumento deciso in piena autonomia rispetto agli obblighi normativi e profondamente innovativo per condurre il Piano all’approvazione condividendolo con la città.
Un percorso, sottoscritto nello sviluppo e nella forma anche dalle opposizioni di sinistra, per permettere di allargare ad una platea il più ampia possibile analisi e proposte, con un approfondito passaggio sul territorio e coinvolgendo su temi specifici cittadini, associazioni, comitati, istituzioni.
Una formula che ha permesso di incontrare i cittadini sui problemi che li coinvolgono direttamente, mettendoli in condizione di esprimere le loro opinioni (sia verbalmente che con contributi scritti pubblicati nella pagina del forum sul sito del Comune di Firenze in rete civica) e al tempo stesso arrivando a contatto con tantissime realtà cittadine.

I numeri d'altronde sono in questo senso: nel solo percorso di UTOE e del forum di quartiere si sono tenuti 52 incontri, con oltre 700 interventi sulle varie questioni del piano strutturale, di per sé argomento sino ad oggi relegato in ambiti di discussione solo specialistica e disciplinare e finalmente aperto, valorizzandone il ruolo nelle scelte e nella vita quotidiana di Firenze. Nell’ambito del Forum si è sviluppata una ampia e positiva discussione che potrà essere utile ad individuare validi ed efficaci strumenti di partecipazione per il governo del territorio, sia per ciò che attiene il monitoraggio per l’applicazione del Piano Strutturale sia per la predisposizione del Regolamento urbanistico.
Non meraviglia comunque che discussioni specifiche, come quelle per la costruzione di strumenti ‘ordinari’ di partecipazione – e proprio nella direzione di istituzionalizzarli come opzioni formali -, appassionino prevalentemente associazioni e comitati che cercano strumenti e regole per accedere al dibattito e in maniera non solamente consultiva (come nelle audizioni o dentro le consulte), dato che la direzione intrapresa da questa amministrazione è proprio quella di aprire i propri percorsi decisionali, più che con la costruzione di consenso, con l’allargamento alla cittadinanza attiva dei termini di discussione e del coinvolgimento nella costruzione delle scelte da assumere.
E questo Forum per il Piano strutturale ne è la testimonianza più ampia, dialettica e democratica finora espressa in questa città.

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