I giovani toscani coltiveranno le terre confiscate alla mafia

Redazione Nove da Firenze
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25 luglio 2005 09:25
I giovani toscani coltiveranno le terre confiscate alla mafia

FIRENZE- Ottantadue tra ragazze e ragazzi della Toscana utilizzeranno un periodo delle loro vacanze per impegnarsi nei campi di lavoro all’interno delle terre confiscate alla mafia nei comuni siciliani di Corleone e Canicattì: lavoreranno all’interno del progetto “Liberarci dalle Spine” promosso dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti.
‘Liberarci dalle Spine’ prevede 4 turni di lavoro tra il 27 luglio e il 3 settembre. I giovani partecipanti saranno impegnati nella raccolta dei pomodori e nell’estirpazione di due vecchi vigneti e al successivo loro reimpianto.

Durante il campo di lavoro non mancheranno momenti di incontro con altre esperienze simili e sono previste visite ad altri beni confiscati e assegnati a realtà della società civile tra cui le cooperative Placido Rizzotto e Noe, la Casa dei giovani e il Fondo Micciulla assegnato agli scout dell’Agesci. Saranno inoltre organizzati, sul piano formativo, laboratori ed incontri di educazione alla legalità ai quali parteciperanno esperti come Don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Pippo Cipriani, Giovanni Impastato, Umberto Santino, Giuseppe Lumia.

Grazie alle loro testimonianze i partecipanti potranno avere nuovi strumenti per un'analisi del fenomeno mafioso e delle tante esperienze di riscatto nate negli ultimi anni.
Il progetto ‘Liberarci dalle Spine’ è sostenuto dalla Regione Toscana e promosso da Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, dall’Arci e dalla cooperativa sociale “Lavoro e non solo”.

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