Saranno ventiquattro le Regioni europee che si confronteranno con la commissaria Ue all’agricoltura Mariann Fischer Boel sul problema degli Ogm, il 7 aprile prossimo, nella sede di Bruxelles della Regione Toscana.
Si tratta del primo riconoscimento ufficiale della Commissione all’iniziativa presa nel 2003 dalla Regione Toscana e dall’Alta Austria. Le due regioni decisero di riunire in rete le prime dieci che individuavano nella posizione Ue sull’apertura alla coesistenza tra colture tradizionali e Ogm il «rischio di inquinare le proprie produzioni agricole, danneggiando così i prodotti di qualità e mettendo in discussione la salute dei consumatori».
Già a Firenze lo scorso febbraio venti regioni hanno firmato la cosiddetta «Carta di Firenze». In quel documento, le Regioni della rete si sono impegnate a proteggere dal rischio della contaminazione genetica le zone agricole che fondano le loro produzioni su standard di qualità certificata, a partire da quelle di origine e biologiche. Questa protezione implica il divieto agli Ogm sull’intero territorio regionale. Le regioni che hanno aderito finora alla rete sono 25.
