La prova del 9 è la diretta del talk-show televisivo. Temi forti della serata sono la guerra e la pace.
Lo spettacolo importa dalla TV i grandi numeri che compongono il successo (in termini di auditel) di un talk-show.
Dalla perfezione del numero 3, il numero perfetto e di ogni suo multiplo alla presentazione degli ospiti, attraverso il passaggio della pubblicità per far credere fino in fondo che con certi numeri la vittoria sugli altri programmi è garantita. Una presentatrice – “direttrice” è il capo indiscusso della serata.
Con l’arroganza e la presunzione proprie di un vero leader mediatico sa orchestrare gli ospiti scelti con continuità che ha del paradossale, dando voce e corpo alle loro testimonianze.
La prova del 9 è un “programma” incisivo, nel senso che vuole “incidere”, influenzare gli spettatori attraverso le tematiche e i ritmi mediatici tipici del programma per tutti.
E con abile maestria, nel palinsesto televisivo, sono affrontati temi duri, forti e attuali, sfruttando le testimonianze dei ragazzi e di una donna, sopravvissuti alla guerra e protagonisti del dramma.
Ma anch’essi da oggetto di inchiesta diventano strumento di successo. Dare loro l’opportunità di parlare è solo parvenza. E’ il ritmo incalzante da talk-show che detta legge.
L’ansia del successo, dello share, sono accecanti. L’informazione, le testimonianze diventano in realtà solo pretesto da palcoscenico. I protagonisti sono la dinamica “direttrice” e l’avvenente valletta. Ed è con la “pesante” presenza della donna 63, che il paradosso stride in maniera plateale.
Lo spettacolo è stato inserito nella festa della Toscana 2004.
Massimo Tarducci, l’ex commissario Di Marte del serial La Squadra, è l’autore del testo e il curatore della messinscena.
Nella mise en éspace un agguerrito gruppo di donne: A.Questa è la presentatrice-direttrice, Sandra Bedino è la donna 63 ed Elena Carloni la valletta 72.
Insieme a loro in scena: Selene Diamant, Amarildo Nela, Dedè Ujka. Le musiche sono di Giovanni Pasquini.