Una “Strelitzia Nicolai” , incurante della latitudine, fa un regalo fuori dall’ordinario ai suoi appassionati coltivatori dell’Istituto delle Cascine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2005 22:23
Una “Strelitzia Nicolai” , incurante della latitudine, fa un regalo fuori dall’ordinario ai suoi appassionati coltivatori dell’Istituto delle Cascine

Eccezionale fioritura in questi giorni all’Istituto tecnico agrario di Firenze. La “Strelitzia Nicolai”, pianta originaria del Sud Africa insolita per i nostri climi, può sopravvivere alla latitudine di Firenze se coltivata con gli adeguati accorgimenti ma in genere non riesce e a fiorire.
Un esemplare coltivato nelle Serre delle Cascine ha voluto smentire tutti ed ha regalato ai suoi appassionati coltivatori uno stupendo fiore dalle lunghe brattee rosso brunastre e dalla corolla bianca blu; un fiore particolare per le dimensioni, circa 50 centimetri, e per il peso, che può arrivare ad alcuni chilogrammi.
“Il genere Strelitzia – spiega il professor Antonio Malgeri, che all’Agrario si occupa delle serre e delle esercitazioni e alcuni anni ha portato dalla Sicilia la pianta oggi alle Cascine – comprende cinque specie di arbusti legnosi sempreverdi.

La specie Nicolai ha foglie oblunghe, arrotondate alla base, molto grandi, di colore verde acceso. Nelle aree dove la temperatura scende al di sotto dei 10° deve essere protetta in serre calde, mentre in estate si può coltivare all’aperto al riparo dai venti forti”.
La Strelitzia Nicolai dell’Agrario per ora è alta “solo” 3 metri, ma ha già raggiunto il tetto della serra in cui è conservata. Un piccolo problema perché la specie può arrivare ai 10 metri di altezza.

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