Tramvia, Cascine e alberature

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2005 19:38
Tramvia, Cascine e alberature

La tramvia porterà anche una nuova sistemazione degli alberi e del verde lungo il suo percorso. Non solo saranno di più, ma anche di specie più adatte alla città, più ornamentali, meno invasivi, con fiori e bacche per gli uccelli e gli animaletti che comunque popolano lo spazio urbano. L'assetto futuro degli alberi lungo la prima Linea della tramvia, quella che va da Scandicci a piazza Santa Maria Novella, è stato presentato questa mattina dal Vicesindaco insieme all'Assessore all'ambiente e ad Ataf.

Complessivamente saranno 626 gli alberi che verranno reimpiantati nel percorso, 515 nel Comune di Firenze e 116 a Scandicci. Gli abbattimenti complessivi saranno invece 223, di cui 204 a Firenze e 19 a Scandicci. Con l'aiuto di un plastico realizzato da Ataf, stamani il Vicesindaco e l'assessore hanno potuto far vedere esattamente la risistemazione delle piante e in parte anche della viabilità, in particolare nel tratto di tramvia compreso fra piazza Paolo Uccello e piazza Vittorio Veneto, quello più delicato che riguarda la "porta delle Cascine" progettata da Giuseppe Poggi nel 1860 e mai realizzata compiutamente.

L'assessore all'ambiente ha presentato uno studio specifico, realizzato in collaborazione con Ataf, in cui per ogni albero è stata realizzata una scheda specifica. Si tratta di un lavoro particolareggiato, sulla base del quale è stata progettata la risistemazione futura delle piante, alcune delle quali dovranno per forza essere abbattute per far luogo alla sede tramviaria. I nuovi alberi in arrivo sono più adatti alla città, non più pini domestici, piantati in grande quantità negli anni '60, ma poco adatti.

Al loro posto ci saranno tigli, querce, bagolari, magnolie, aceri di specie consone alla città e poi alberi da fiore, cespugli con bacche. "L'obiettivo - ha sottolineato l'assessore all'ambiente - è quello di ridisegnare completamente e secondo criteri aggiornati le alberature, collocando piante giovani che attecchiscano bene, con varietà a chioma fastigiata che si confanno ad una sede stradale, siepi e arbusti da fiore". Il nuovo assetto, che ieri ha ricevuto anche il via libera della Soprintendenza, prevede l'arrivo di 57 nuove piante in piazza Paolo Uccello, dove ne verranno abbattute 16, l'arrivo di 25 alberi in piazza Vittorio Veneto a fronte di altrettanti abbattimenti.

Fra questi 25 è compreso anche l'abbattimento di 5 Cedri del Libano che verranno sostituiti con altri 6 della stessa specie, che però verranno collocati fuori da piazza Vittorio Veneto, verso Ponte alla Vittoria. L'assessore all'ambiente ha spiegato che i 5 cedri da abbattere si trovano proprio nella sede tranviaria che si affaccia su piazza Vittorio Veneto e quindi è impossibile lasciarli lì. E' stato valutato anche un possibile trapianto, ma alberi di quella mole non sopravvivrebbero. Per quanto riguarda il viale degli Olmi gli abbattimenti previsti sono 7 e i reimpianti altrettanti.

Qui si tratta di interventi che prescindono dalla realizzazione della tramvia, già programmati nel quadro complessivo di recupero delle Cascine. Quelli che verranno abbattuti sono infatti alberi ammalati, alcuni dei quali sono stati già scalzati dalla bufera di novembre. In viale Stendhal sono 10 le piante che dovranno fare posto alla tramvia, mentre ne verranno risistemate 7 sempre nello stesso viale. Alberi in arrivo anche lungo il resto del percorso tranviario, lungo viale Talenti, via Foggini e in viale Nenni.

Nel dettaglio: in via Foggini e in viale Talenti arriveranno 165 piante, mentre ne verranno abbattute 21; in viale Nenni saranno piantati 173 alberi, mentre gli abbattimenti saranno 33. Nel Comune di Scandicci il tratto interessato è quello di viale Aldo Moro e via delle Sette Regole dove cadranno complessivamente 19 alberi e ne verranno piantati 111.
Sarà realizzata secondo il progetto elaborato nel lontano 1860 da Giuseppe Poggi e finora rimasto soltanto sulla carta: una piazza completamente pedonale, un'ovale circondato da alberi e dotato di panchine prospiciente al parco delle Cascine.

Sarà questo il nuovo volto di piazza Vittorio Veneto al termine dei lavori legati al passaggio della tramvia. Lavori che sono ormai alle porte come hanno confermato oggi il vicesindaco e l'assessore all'ambiente. Il progetto esecutivo della sistemazione a verde e della riqualificazione urbana di piazza Vittorio Veneto sarà infatti elaborato entro l'anno in modo da dare il via ai lavori all'inizio del 2006. Sotto la piazza sorgerà il posteggio sotterraneo della Firenze Parcheggi (circa 560 posti su due piani) di cui è in corso di completamento la progettazione definitiva.

Il passo successivo sarà il bando della gara per l'assegnazione dell'appalto integrato dell'opera che prevede oltre alla realizzazione anche la progettazione esecutiva. Quando la tramvia sarà completata, viale degli Olmi sarà pedonalizzato. E' prevista comunque una viabilità alternativa per gli impianti sportivi, mentre nell'ambito dell'intervento sull'area ex ferroviaria di Porta a Prato, è in corso di realizzazione la strada lungo il Macinante. La riqualificazione di piazza Vittorio Veneto è solo uno degli interventi migliorativi dell'ambiente urbano legati al passaggio della tramvia.

Il progetto dell'intero tratto Scandicci-Firenze prevede infatti una serie interventi di riqualificazione delle strade e piazze ad iniziare dalla ripiantumazione degli alberi, la nuova illuminazione, la sistemazione dei marciapiedi e delle piste ciclabili.

"Ma a che serve far passare la tramvia all’interno delle Cascine? La Sovrintendenza pone freni per quanto riguarda il ponte sull’Arno, tanto che le rampe saranno da rifare. A questo punto mi chiedo se non sia meglio bloccare i lavori e riprogettare il ponte parallelo e più vicino al ponte alla Vittoria -ad affermarlo è Mario Razzanelli, che precisa- Adesso i nodi stanno venendo al pettine.

Da parte mia, continuo a ribadire che far passare la tramvia all’interno del più grande polmone verde della città è una follia urbanistica anche perché lascia a piedi gli abitanti dell’Argingrosso, che continueranno a prendere il motorino e la macchina per andare in centro. Insomma, si deturpa un bene pubblico e non si risolvono i problemi di traffico. Chi prenderà la tramvia alle Cascine, a parte gli ‘operatori notturni’ che popolano l’area la notte? Qualche beneficio arriverà forse ai locali notturni, anche se sarà difficile che i giovani lascino a casa l’auto e vadano a ballare servendosi della tramvia"

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