Si inaugura oggi , alle 18,30 al Teatro Puccini la mostra di Ernesto Cattoni, per la prima volta a Firenze, per il ciclo Non ho parole, curato da Fabio Norcini. Nell’occasione dell’inaugurazione performance poetica di Lido Contemori e del “libraio-attore” Enrico Rossi “Ciao, sono l’Ernesto”. Comincia sempre così la telefonata tipo di Cattoni. Ed è una festa, dalla quale esci con il sorriso tuo malgrado, anche se sei imbelvito. Perché con lui la parola serenità riprende un senso, la tenebra che ci avvolge sembra dissiparsi, anche a telefono ti pare di vedere i suoi occhi dolci e profondi, chiari come le sue vignette.
E allora stai bene, non sai se per il tono di voce, per la suggestione che a pronunciarla sia l’artista che ti commuove con le sue tavole nitide e apparentemente innocue, ma pervase di un’amarezza superiore che, come il cioccolato fondente davvero buono, rappresenta l’unica vera dolcezza assaggiabile. Finalmente a Firenze, per la prima volta con una personale tutta sua, arriva Ernesto Cattoni. Non poteva non esserci in un ciclo “senza parole” e il titolo della mostra non poteva non far riferimento a Saba, alla passione per quelle cose leggere e vaganti, bolle di sapone o piccoli uccellini, simboli della fragilità sempre illesa.
Che è il segreto di questo appartato e straordinario autore. Cenni biografici: Milanese (nato sui Navigli), classe 1936, Cattoni è “il maestro”: ha pubblicato oltre 12.000 disegni umoristici dal 1957 ad oggi su Epoca, Tempo, Europeo, Panorama, Airone, Grazia, Millelibri, Amica, Le Figaro, Corriere della Sera. Ha illustrato vari libri, tra i quali La Bibbia e il Vangelo per la San Paolo. Sposato, padre di due figli, schivo, riservato e squisito, vive e lavora a Colico, sul lago di Como. -«Il pennino di Cattoni non è duro forte e feroce come furono quelli di Galantara, Scalarini e più recentemente Bovarini.
Il suo segno è elegante e raffinato ed esce maturo dalla schiera di umoristi che si formarono negli anni cinquanta sul proliferare di giornali e riviste umoristiche che all’epoca furoreggiavano. (...) Le sue tavole non sono aggressive, non vogliono mordere lo spettatore e non vogliono neppure far sganasciare dalle risa. Vogliono piuttosto accarezzarlo, spesso coadiuvate da candidi colori pastello, cullarlo per poi portarlo delicatamente, quasi per mano, al sorriso.» (da Dino Aloi “LA FANTASIA DELL’UMORISMO”, in E.
Cattoni, Premio l’oleandro d’oro, Salò, 1998) ERNESTO CATTONI: “HUMOUR LEGGERO E VAGANTE” -Per il ciclo “Non ho parole” a cura di Fabio Norcini Foyer del Teatro Puccini, via delle Cascine 41 -50144 FIRENZE tel. 055331666 Inaugurazione venerdì 18 febbraio, ore 18.30 . Aperta fino al 15/3/ 2005. Intervengono, oltre all’autore e al curatore Lido Contemori e Enrico Rossi Orario 15.30-19.30. Nei giorni di spettacolo fino alle 23.30. Ingresso libero. Info: uff. stampa Puccini 055 331666, per richiesta immagini e materiali: fn 335 5268505