Venti chilometri di condotte per la sola produzione del latte, impianti tecnologici super moderni e grande attenzione al risparmio energetico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2005 18:45
Venti chilometri di condotte per la sola produzione del latte, impianti tecnologici super moderni e grande attenzione al risparmio energetico

Sono questi alcuni degli elementi che faranno della nuova Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno uno stabilimento assolutamente all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e produttivo. Questa mattina l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi ha effettuato un sopralluogo per valutare l'andamento dei lavori, ormai in dirittura di arrivo, per il nuovo stabilimento nell'area della Mercafir, a Novoli. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Centrale del Latte Franco Cervelin e il direttore generale Franco Bonifazi.

"Questo nuovo stabilimento, oltre a migliorare la produzione della Centrale del Latte, sarà un importante tassello di sviluppo economico e per l'innovazione della nostra città " commenta l'assessore Biagi. Il nuovo stabilimento, che sarà in funzione entro l'estate, sorge su una superficie complessiva di circa 37mila metri nell'area della Mercafir. Al suo interno sarà prodotto e confezionato il latte e la panna freschi e quelli a lunga scadenza. Ma ci sarà spazio anche per la produzione e il confezionamento di ulteriori tipologie di latte, per i magazzini di stoccaggio, gli impianti tecnologici e gli uffici nonché la sede della società.

La superficie coperta si estende per 12.550 metri quadrati, pari a 24.500 di calpestio (di cui 5.900 per i locali di produzione e confezionamento, ricevimento e stoccaggio della materia prima e 7.500 per i depositi dei materiali, degli imballaggi, l'officina e via dicendo) e 18.600 metri quadrati di superficie scoperta. Inoltre, adesso che è stato ultimato il nuovo padiglione per il mercato ittico, sarà demolito il vecchio mercato del pesce per fare posto al parcheggio attrezzato per i mezzi refrigerati della Centrale del Latte.

Il nuovo stabilimento prevede un investimento di 40 milioni di euro di cui la maggior parte autofinanziata dalla stessa Centrale del Latte: infatti, a parte il prestito obbligazionario aperto da Provincia e Camera di Commercio di Firenze, Regione Toscana e Comunità montana del Mugello pari a 4,5 milioni di euro, il resto dell'investimento sarà coperto con i 4 milioni circa della dismissione degli stabilimenti di Lucca, Pistoia e Livorno, con i 13,5 milioni di euro provenienti dalla Rfi (Rete ferroviaria italiana) a pagamento dell'area di via Circondaria mentre il resto arriverà dall'apertura di un credito presso la banca Monte dei Paschi.

I lavori, aggiudicati alla Baldassini e Tognozzi tramite una gara di appalto, sono iniziati il primo luglio 2003 e sono ormai in dirittura di arrivo: la parte edile dello stabilimento è terminata e gli operai adesso stanno ultimando la palazzina degli uffici. Quasi completata anche la parte impiantistica. Sono già stati posizionati una buona parte dei macchinari per la produzione del latte e montate le apparecchiature tecnologiche. "La Centrale del Latte - aggiunge il presidente Cervelin - è da sempre attenta alle problematiche ambientali e del risparmio energetico e per questo stiamo portando avanti iniziative come l'installazione di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e dell'acqua calda e del vapore in proprio, un impianto di recupero del calore sviluppato dagli impianti frigoriferi sempre per la produzione dell'acqua calda, e ancora impianti di trattamento e di recupero dell'acqua potabile.

Il nuovo stabilimento permetterà alla Centrale del Latte di candidarsi al ruolo di perno di un futuro un polo agroalimentare toscano. Senza contare poi - conclude Cervelin - che la dotazione impiantistica all'avanguardia comporterà anche una importante processo di formazione professionale dei dipendenti".

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